Dopo un 2023 da record, il settore agroalimentare italiano continua a registrare una crescita significativa anche nel primo semestre del 2024, superando i 64 miliardi di euro. A confermarlo i dati riportati da Ismea che sottolineano il trend positivo dell’export con un valore che sfiora i 34 miliardi di euro, segnando un aumento del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Crescita che ha interessato tutti i principali alimenti prodotti, in particolar modo l’olio d’oliva e l’uva da tavola. Protagonista di questo straordinario successo è la Puglia, principale regione italiana a registrare esportazioni da record, confermandosi leader nel settore agroalimentare mondiale.
La crescente domanda internazionale, combinata con le politiche di promozione della qualità e dell’innovazione, ha infatti permesso ai produttori pugliesi di aumentare il volume e il valore delle esportazioni.
I dati parlano chiaro: le esportazioni di olio d’oliva hanno segnato un aumento del 64,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre l’uva da tavola ha visto un incremento del 45,1%.
Espansione dei mercati internazionali: cosa c’è alla base delle esportazioni da record
L’UE si conferma il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani, assorbendo poco meno del 60% delle esportazioni.
In particolare la Puglia, leader nella produzione di olio d’oliva e uva da tavola, ha giocato un ruolo chiave in questo successo, con Germania, Francia e Stati Uniti che si confermano mercati di riferimento. Particolarmente rilevante è anche la crescita delle esportazioni verso la Romania, dove i volumi sono aumentati dell’11%, per un valore complessivo di 507 milioni di euro.
A sottolineare questo traguardo anche Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia: “questi numeri testimoniano la qualità e la competitività dei nostri prodotti sui mercati internazionali”.
Ed è proprio sulla qualità che si vuole puntare. Non a caso il successo registrato è imputabile alle proprietà organolettiche uniche e distintive dell’olio d’oliva e dell’uva da tavola confermando questi due comparti quali veri e propri motori dell’agricoltura pugliese, capaci di trainare la crescita dell’intero settore agroalimentare verso nuovi traguardi di competitività globale. Trend positivo anche per la vitivinicoltura pugliese dove – sempre secondo Lazzaro – si notano “segnali di ripresa, dopo una performance deludente nel 2023. Nel periodo gennaio-luglio 2024 emergono su scala nazionale due prodotti che vedono la Puglia ai primi posti in termini di fatturato e qualità: il settore enologico, con 5 miliardi di euro di export e all’oleario, con 2,6 miliardi”.
Critici i dati per il kiwi
I dati relativi al primo semestre del 2024 confermano quindi un trend in crescita non solo per la Puglia ma per tutta l’Italia, segando una crescita a doppia cifra rispetto a gennaio-giugno 2023. Il merito, anche a livello nazionale, va al comparto dell’ortofrutta fresca settore che ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, rappresentando l’8% delle esportazioni complessive.
Una nota amara, in un clima di fervente crescita, è rappresentata dal kiwi che, dopo un 2023 deludente, ha confermato il trend negativo con una riduzione sia sulla qualità del prodotto che sul volume di esportazione.
I dati sull’export di kiwi, infatti, non sono rassicuranti: sebbene il valore esportato si attesti poco sotto i 275,1 milioni di euro, con una diminuzione del 2,9%, le quantità destinate all’export registrano un crollo di quasi un terzo, scendendo a 117.220 tonnellate, con un calo del 29,62% rispetto al primo semestre del 2023. Si tratta di un calo riconducibile alla grave crisi produttiva che sta affrontando il comparto, in gran parte alle prese con la moria del kiwi, che ha colpito le principali aree produttive nazionali e che, almeno al momento, non sembra in via di risoluzione.
Sfide future
In compenso, ampliando lo sguardo, le prospettive sono positive, ma per affrontare le sfide future e continuare a crescere sarà cruciale il lavoro sinergico tra produttori locali e istituzioni.
Nel caso della Puglia, l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità, ha permesso di rafforzare il ruolo leader della Regione nel settore agroalimentare italiano e internazionale, dove è pronto ora a capitalizzare nuovi mercati e affrontare le sfide con determinazione e innovazione. La continua crescita delle esportazioni di olio d’oliva e uva da tavola non è solo un successo per l’economia locale, ma anche un segno della crescente rilevanza dei prodotti Made in Italy a livello globale.
Federica Del Vecchio
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