Sistemi di copertura dei frutteti: cosa sapere

Proteggere le colture dagli eventi naturali risulta fondamentale per salvaguardare la qualità dei raccolti. La scelta di sistemi di protezione adeguati rappresenta un vantaggio per ottenere una protezione efficace

da uvadatavoladmin
sistemi di copertura

La drammatica vicenda che sta colpendo in questi giorni Valencia riporta sotto i riflettori un tema centrale anche per l’agricoltura nostrana: l’impatto dei cambiamenti climatici. Come si sta assistendo, condizioni climatiche estreme come grandine, gelo, eccesso di pioggia e forti venti possono spazzare via intere produzioni e radere al suolo interi comparti. Una dinamica che – sebbene difficile da arginare, specialmente se non secondo una progettazione strutturale e condivisa – ha posto nuova luce a diverse tematiche. Tra queste, l’importanza dei sistemi di copertura e protezione per le colture che, utilizzando impianti in grado di garantire la salute delle colture, permettano di mantenere alta la qualità dei raccolti e ridurre l’utilizzo di agrofarmaci, ottenendo un impatto positivo sia economico che ambientale. 

Quali sono i sistemi di copertura più efficaci per proteggere i frutteti?

Diverse sono le tipologie di coperture che garantiscono difese specifiche, offrendo soluzioni versatili e innovative per preservare la qualità dei raccolti. Tra gli impianti di copertura più diffusi troviamo di certo:

  • impianti antigrandine: offrono una barriera fisica che impedisce alla grandine di colpire i frutti e danneggiare le piante. Le reti sono generalmente realizzate in materiale plastico resistente agli agenti atmosferici;
  • coperture antipioggia: teli resistenti e impermeabili per evitare il ristagno dell’acqua e la conseguente formazione di muffe;
  • impianti a doppia copertura: sistemi che uniscono protezione antigrandine e antipioggia, ideali per climi estremamente variabili;
  • impianti anti-insetto: reti a maglia fine che impediscono l’ingresso di insetti nelle aree protette, evitando il ricorso massiccio a prodotti di sintesi;
  • sistemi ombreggianti: coperture pensate per ridurre l’esposizione ai raggi solari, utili nelle aree ad alto rischio di scottature.

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Soluzioni tradizionali e innovative per le strutture di copertura

Tuttavia, conoscere semplicemente le varie tipologie di impianti non basta per scegliere correttamente la struttura più efficace per la propria coltura, in quanto ogni singola copertura deve avere come caratteristica principale quella di essere stabile, versatile e funzionale. Diverse sono le soluzioni che possono essere adottate e che meglio si adattano alle esigenze di varie tipologie di colture. Vediamole di seguito. 

  • Rete piana: per impianti antigrandine: struttura progettata per resistere ai carichi della grandine e alle raffiche di vento, con un ancoraggio perimetrale particolarmente robusto. La rete viene fissata alla struttura metallica superiore, mentre le fiancate laterali forniscono ulteriore stabilità.
  • Rete capannina: rappresenta il metodo antigrandine tradizionale in Italia, impiegato da decenni per la protezione delle colture di frutta. Questo sistema prevede una struttura con funi trasversali a cui è agganciato il filo di capriata, che sostiene la rete. Anche in questo caso, sono disponibili varianti con reti foto-selettive, ideali per ottimizzare la distribuzione della luce solare. La rete capannina è particolarmente apprezzata per la sua resistenza e durata.
  • Copertura monoblocco: alternativa moderna ed efficace che offre una protezione completa dell’intero frutteto. Questa struttura prevede coperture anche sulle capezzagne, le strade di servizio perimetrali del campo, facilitando così l’accesso dei mezzi agricoli grazie a un sistema di verricelli per il sollevamento della rete all’ingresso. Un’altra opzione di questo sistema consente la chiusura in testata, con lifter negli angoli per l’alzata e l’abbassamento della rete. Questa configurazione è particolarmente utile per le colture più estese, che necessitano di una protezione continua e duratura.
  • Copertura monofila: soluzione innovativa, diffusa principalmente in Francia e ora in crescita in tutta Europa. Ogni filare è coperto individualmente, il che consente una protezione mirata per ogni pianta. Questa tecnica è utilizzata soprattutto nelle coltivazioni di ciliegie, frutta a bacca rossa e kiwi. Un’evoluzione recente della copertura monofila combina la protezione antipioggia con quella anti-insetto, impiegando archi apritelo superiori per un controllo ancora più preciso e una maggiore flessibilità.

In definitiva, investire in un sistema di copertura adeguato è diventata una scelta obbligata per ogni agricoltore che vuole preservare il proprio raccolto. In un contesto climatico in rapido cambiamento come quello attuale, giocare d’anticipo è la risposta ideale per garantire una produzione agricola stabile e sostenibile. 

 

Federica Del Vecchio
© fruitjournal.com

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