Xylella fastidiosa, prima segnalazione in Cina

Giunge dall’Oriente una nuova segnalazione di Xylella fastidiosa e stavolta a finire nella stretta del batterio killer sono le piante di noci della regione cinese dello Xinjiang

da Redazione FruitJournal.com
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Giunge dall’Oriente una nuova segnalazione di Xylella fastidiosa. Questa volta, a finire nella morsa del batterio che tanta pena ha destato in Puglia, è la pianta del noce.

Secondo quanto fa sapere l’ultimo report della EPPO, Xylella fastidiosa (EPPO A2 List) è stata rilevata tramite PCR in campioni di foglie di noce (Juglans regia) in tre località nello Xinjiang, territorio autonomo nel Nord-ovest della Cina. La sottospecie coinvolta è stata identificata come X. fastidiosa subsp. multiplex e secondo gli esperti avrebbe un ruolo causale nell’insorgenza di WLS, la bruciatura fogliare del noce.

La scoperta è giunta a seguito di una ricerca condotta su campioni di foglie di noce che presentavano i sintomi della bruciatura fogliare del noce. Segnalata per la prima volta nel 2012 a Hotan, nella regione del Xinjiang, in Cina, la patologia colpisce le foglie di Juglans regia L., determinando la presenza di macchie marroni all’apice delle stesse e, nei casi più gravi, il loro completo disseccamento, danneggiando l’intero albero. 

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Foglie di noce colpite da WLS

Xylella fastidiosa su noce: la scoperta 

Un team di ricercatori ha analizzato campioni di foglie sintomatiche raccolte da noci di 10-12 anni della varietà Wen185, nota per essere suscettibile alla WLS. Le analisi hanno rivelato la presenza di Xylella fastidiosa non solo in foglie con sintomi gravi, ma anche in foglie apparentemente sane, suggerendo una diffusione più ampia del batterio rispetto a quanto inizialmente ipotizzato.

Le foglie sono state disinfettate e preparate per l’isolamento di X. fastidiosa; dopo un processo di incubazione a 28 °C, sei colonie isolate sono risultate positive al batterio tramite PCR. I dati genetici delle colonie sono stati caricati nel database pubblico MLST, confermando che il ceppo appartiene alla sottospecie multiplex.

Per verificare il ruolo causale di X. fastidiosa nella WLS, i ricercatori hanno inoculato piantine di noce di tre anni con una soluzione batterica. Dopo tre mesi, 11 delle 15 piantine trattate hanno mostrato i sintomi della malattia, e il batterio è stato nuovamente isolato dalle foglie. Le piantine trattate con acqua deionizzata sono rimaste sane, confermando l’assenza di contaminazione esterna.

Secondo la Segreteria dell’EPPO, questa è la prima segnalazione confermata di X. fastidiosa nella Cina continentale, sebbene i ricercatori abbiano evidenziato altri casi di colture colpite dal batterio in Cina, tra cui l’uva nello Shaanxi e le pere nella zona di Taiwan. 

Che si tratti del primo o del terzo caso, in ogni caso, come ribadito dai ricercatori, una cosa è certa: questa nuova minaccia richiama la necessità di monitorare attentamente la diffusione del batterio, ma soprattutto l’urgenza di sviluppare misure preventive per ridurre l’impatto della malattia sull’agricoltura cinese.

 

Ilaria De Marinis
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