In concomitanza con la sesta edizione della Biostimolanti Conference, il primo numero di Fruit Journal magazine dedica un inserto speciale a questi preziosi alleati per l’agricoltura.
Ad aprirlo, l’editoriale firmato da Donato Boscia, responsabile dell’IPSP-CNR di Bari, che sintetizza e chiarisce i dati emersi dalla campagna di monitoraggio Xylella fastidiosa.
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Si entra quindi nel vivo con una panoramica dettagliata relativa agli stress abiotici in agricoltura che, responsabili di circa il 70% delle perdite produttive nelle principali colture agrarie, rappresentano oggi una sfida sempre più frequente per il mondo dell’agricoltura.
Segue un contributo che reca le firme di Antonio Pannico e Stefania De Pascale – Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e offre una disamina approfondita sul settore dei biostimolanti, alle prese con una continua evoluzione scientifica e tecnologica.
Evoluzione che abbraccia tutte le colture. Tra queste il pomodoro da industria, al centro dell’approfondimento realizzato da un team di esperti – Federica Caradonia, Giovanni Caccialupi, Muhammad Fazail Nasar, Nicola Parisi, Leonardo Cicala, Enrico Francia – che illustra il lavoro di ricerca condotto dal gruppo ‘Produzioni Vegetali’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia su biostimolanti microbici e biochar per migliorare resa e sostenibilità delle produzioni.
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Restando nell’ambito della ricerca, è quindi la volta di uno studio condotto nella Piana del Sele e raccontato alle nostre pagine dall’agronomo Giuseppe Longo che, esplorando l’efficacia di quattro biostimolanti naturali sulla crescita della valerianella, ha evidenziato significativi incrementi produttivi e miglioramenti nella qualità del prodotto.
Chiude la parte dedicata allo Speciale Biostimolanti, l’articolo a cura dei professori Antonio Ferrante e Laura Ercoli relativo all’uso di questi prodotti per mitigare i danni da freddo, oggi tra le principali sfide di natura abiotica per le colture agricole.
Voltando pagina, ampio spazio è quindi dedicato al pomodoro da industria e alle innovazioni varietali in arrivo per il comparto. A partire da ISI Sementi con le tonde Impact e Dobler e il datterino giallo ISI DG0110 F1. Si prosegue con le proposte innovative e sostenibili targate Seminis che, integrando genetica, protezione delle colture e strumenti digitali, punta a offrire una produzione di qualità dal campo alla tavola. E si chiude con Syngenta e il suo paniere varietale che – caratterizzato da varietà di punta come Fantix per il pelato e Solerex per il retail – punta a vincere le sfide di un mercato in continua evoluzione.

Attività di valutazione in campo – Syngenta
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Dal pomodoro si passa poi all’olivo e, in particolare, a una delle malattie più diffuse negli impianti delle regioni mediterranee: l’occhio di pavone. Causato dal fungo Spilocaea oleaginea, questa malattia può essere prevenuta o gestita efficacemente. Indispensabile, però, è la diagnosi precoce, affiancata da tecniche agronomiche mirate.
In ultimo, a chiudere questo primo numero del 2025 di Fruit Journal la nuova rubrica dedicata all’agricoltura del Bel Paese. Protagonista di questo viaggio alla volta delle eccellenze agricole italiane, la Campania che – con il suo clima mite, i suoli fertili e una tradizione agricola millenaria – si conferma oggi una delle regioni italiane più ricche e variegate in termini di produzione agroalimentare.
A questo punto non resta che mettersi comodi e sfogliare il magazine pagina dopo pagina.
Buona lettura
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