In Israele meno ciliegie, ma obiettivi ambiziosi per l’export

da Redazione FruitJournal.com

I ciliegeti israeliani, da tre anni, registrano un calo produttivo dovuto principalmente a inverni troppo secchi.

Sono lontani gli anni in cui Israele raccoglieva più di 4.000 tonnellate di ciliegie, per il 2017 si prevedono volumi pari a circa 2.500 tonnellate.

A causa della merce più scarsa è possibile che il costo medio di un chilo di ciliegie locali possa raggiungere gli 8 euro.

Si prevede per quest’anno una stagione di raccolta anche più breve del solito, che solitamente comincia a fine maggio e termina a luglio. Grazie ad una forte domanda interna si nota che la ciliegicoltura israeliana ha comunique aumentato i suoi ettari riuscendo anche ad esportare il prodotto sui mercati europei.

I risultati positivi sono stati per lo più dovuti alla risposta dei Paesi del Nord Europa ed in particolare dal Regno Unito, dove il biologico è riuscito a collocarsi agevolmente in punti vendita specifici.

Nonostante le problematiche i produttori mirano adesso a raggiungere nuovi mercati come Sudafrica e Asia Sudorientale.

 

Autore: la Redazione

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