Cimice asiatica: come riconoscerla?

Halyomorpha halys è una specie invasiva proveniente dall’Asia e che si alimenta pungendo foglie e frutti di oltre 200 piante ospiti

da Redazione FruitJournal.com

La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è una specie invasiva proveniente dall’Asia, che si alimenta pungendo foglie e frutti di oltre 200 piante ospiti. Tra le specie interessate troviamo anche importanti colture frutticole quali per esempio ciliegio, melo e piccoli frutti, ma anche colture quali mais e soia.

Tramite il trasporto di merci la cimice asiatica si è potuta diffondere e stabilire negli ultimi anni in America del Nord e in diversi paesi europei.

Lo sviluppo delle popolazioni dell’insetto dipende dalle condizioni climatiche e dall’approvvigionamento alimentare. Ciò si traduce in differenze regionali: in Svizzera, dove il parassita è stato rilevato in Europa per la prima volta nel 2004, l’animale si è diffuso solo lentamente, i danni alla frutta sono stati finora segnalati solo occasionalmente. Nel nord Italia, dove la cimice è stata rilevata per la prima volta nel 2012, si è invece diffusa rapidamente e la sua popolazione ha registrato una forte crescita.

Dal 2014, nelle regioni del nord Italia colpite, sono stati segnalati ingenti danni su varie colture quali pero, pesco, melo, nocciolo, mais e soia. A causa del suo comportamento, la cimice asiatica oltre a essere dannosa in agricoltura, puo` anche diventare un fastidioso ospite indesiderato nelle abitazioni per sopravvivere ai mesi invernali, gli insetti di solito si rifugiano nelle case aggregandosi. Sebbene gli animali siano innocui per gli esseri umani, possono emettere un odore sgradevole se vengono disturbati.

Programma di monitoraggio

Dal 2016 la cimice viene monitorata anche in Alto Adige. Insieme al Servizio Fitosanitario della Provincia di Bolzano, il Centro di consulenza per la frutti-e viticoltura e per l’Agricoltura montana BRING, il Centro di Sperimentazione Laimburg monitora la diffusione dell’organismo all’interno di un programma di monitoraggio congiunto.

A questo scopo vengono usate soprattutto trappole a feromoni, che servono per attirare il parassita. Nel 2017, sono stati catturati solo pochi esemplari, in 16 delle 41 trappole totali; un maggior numero di esemplari catturati è stato registrato in due siti nei pressi di Lana e uno in Bassa Atesina.

cimice asiatica

Come riconoscere una cimice asiatica?

Gli esemplari adulti sono lunghi dai 12 ai 17 mm e di colore che comprende varie tonalità di bruno con toni di grigio. Nell’estremità le antenne presentano una caratteristica banda chiara. L’addome è bordato con una banda nera e bianca. Tipico per le cimici asiatiche sono una serie di quattro o cinque punti chiari presenti lungo lo scutello sul dorso. Le ali membranose sono attraversate da linee scure sulla parte distale. Il capo presenta angoli arrotondati e forma rettangolare A prima vista, la cimice asiatica assomiglia molto alla cimice indigena Rhaphigaster nebulosa, che differisce dalla cimice asiatica, tuttavia, per la presenza di macchie nere sulla parte superiore dell’ala e sull’addome.

A differenza della cimice asiatica, Rhaphigaster nebulosa ha una spina sternale. Le larve di cimice asiatica hanno spine poste lateralmente al margine del dorso e del capo. Presentano una banda bianca su ciascuna zampa.

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Fonte: Laimburg.it

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