Il Coronavirus ha colpito anche il settore agricolo in tutto il mondo.
La Cina, che inizialmente è stata l’epicentro della pandemia, è la seconda economia al mondo e rappresenta uno dei maggiori partner commerciali di Paesi quali Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Francia e Cile, fra gli altri.
Il Covid-19 sta avendo ripercussioni sull’agricoltura e sull’economie locali ed internazionali.
Nel giro di poche settimane, la dinamica delle esportazioni è cambiata completamente a causa di questa epidemia. Le dinamiche dell’export cambiano di giorno in giorno a seconda dell’espansione del virus e delle legislazioni adottate dai Paesi per impedirne il proliferare.
Le azioni messe in atto dalla Cina per contenere il virus hanno riguardato anche l’import/export. Al momento sono attive restrizioni a livello doganale, nell’arrivo e nello scarico delle navi. Il prezzo di carne rossa, lana e cereali è già diminuito.
Si tratta di misure che stanno applicando anche altri Stati e che provocano il rallentamento dell’economia e della crescita. C’è chi già parla di una recessione globale come conseguenza alla pandemia da COVID-19. Nei paesi in cui l’agricoltura è la fonte principale d’impiego della popolazione, oggi si guarda con angoscia al mantenimento del settore. I Paesi in via di sviluppo sono chiamati ad affrontare una delle più grandi crisi della storia. Per gli abitanti di questi ultimi il Coronavirus potrebbe significare una battuta d’arresto ed un eventuale ritorno alla povertà. A ciò si aggiunge il calo della stragrande maggioranza dei mercati azionari internazionali ed uno stato di incertezza e panico tra gli investitori, che sicuramente con contribuiscono a risolvere il problema.
La maggior parte dei prodotti agricoli esportati sono fermi nei porti cinesi, e si registra un calo del 50% delle vendite dall’inizio dell’epidemia. Tra i prodotti più colpiti ci sono mirtilli, ciliegie, prugne e nettarine. A cui oggi si aggiunge l’uva da tavola.
A causa della restrizione del flusso di prodotti in Cina, è stata data la priorità agli alimenti di base. Per limitare le perdite i governi sono al lavoro per concertare delle misure di risanamento per l’economia globale.