Carburante agricolo, il prezzo continua a crescere

da Redazione FruitJournal.com

Il Decreto Ristori annulla l’aumento programmato delle accise sulla benzina e sul diesel previsto nella Manovra 2020, ma i prezzi del gasolio agricolo continuano a crescere.

Secondo quanto dichiarato da Aproniano Tassinari, presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – UNCAI, “la situazione è delicata per tutto il comparto agroalimentare a partire dal settore agromeccanico, impegnato oggi nelle lavorazioni in campo e fra pochi mesi con la raccolta e il trasferimento su gomma dei prodotti”.

Così, nonostante il decreto Rilancio abbia annullato l’aumento programmato delle accise sulla benzina e sul diesel previsto nella Manovra 2020 per il periodo 2021 -2023, il prezzo del carburante continua a crescere.

“Senza interventi – ha sottolineato Tassinari – si assisterà a un effetto a cascata sul costo dei servizi conto terzi e soprattutto dei beni alimentari”.
Difatti, se generalmente l’aumento del prezzo è indice di una ripresa economica a livello mondiale, in questo caso la realtà è ben diversa. Come d’altronde rivelano i provvedimenti per il settore primario attuati con il Decreto Sostegni.

 

A determinare l’incremento del prezzo medio del gasolio agricolo, la domanda di greggio trainata soprattutto dalla Cina. Motivo per il quale, nonostante l’economia europea sia ancora sottotono, in Italia il prezzo del carburante agricolo è volato, passando da 1,248 €/l del 9 novembre a 1,445 €/l del 22 marzo. Nel caso del gasolio agricolo agevolato, da 0,33 €/l si è arrivati a 0,48.

 

Aumenti che, per una azienda agromeccanica di medie dimensioni, si traducono in un incremento di spesa in carburante agricolo agevolato di circa 15mila euro l’anno. A questo si devono poi aggiungere gli ulteriori rincari del petrolio. Secondo gli esperti, infatti, il prezzo dell’oro nero continuerà a crescere fino a raggiungere gli 80 euro a barile.

Il rischio, segnalato anche da Coldiretti, è la contrazione forzata dei costi di produzione pur di contenere il più possibile gli aumenti sugli scaffali. Tanto più – spiega l’organizzazione agricola – se si considera che nell’intero sistema delle imprese agroalimentari la logistica arriva a incidere sul totale dei costi fino al 30-35%.

 

“Nell’immediato occorre anticipare le annunciate ripercussioni negative sul settore agricolo con ulteriori sconti di accisa all’acquisto del carburante agricolo agevolato” – ha ribadito Tassinari. “Inoltre è tempo di avviare un discorso partecipato sull’approccio agro ecologico della PAC 2023-2027 che aggreghi e metta a confronto tutte le componenti operative del mondo agricolo sul tema importantissimo della transizione ecologica che deve avere come primo step disinvestire dai carburanti fossili”.

 

Ilaria De Marinis
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