Ascenza on the road: al via con la prima puntata

L’obiettivo? Ascoltare i bisogni degli agricoltori e trovare vere e proprie strategie vincenti, innovative e sostenibili per la viticoltura italiana

da uvadatavoladmin
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Parte “Ascenza on the road”, il tour alla scoperta dell’innovazione in viticoltura lungo le regioni italiane.

Un evento itinerante, un’occasione di confronto: questo e tanto altro è “Ascenza on the road”, l’appassionante viaggio tra le regioni di Italia targato Ascenza per scoprire le innovazioni in agricoltura per la difesa delle piante.

Attraverso la parola di tecnici, viticoltori, cantinieri, docenti, ricercatori, giovani studenti ed esperti del settore, il team di Ascenza fa tappa tra vigneti, aziende e bellezze italiane, approfondendo tematiche di interesse tecnico, arricchite di curiosità e preziosi cenni storici.

L’obiettivo? Ascoltare i bisogni degli agricoltori e trovare vere e proprie strategie vincenti, innovative e sostenibili, capaci di supportare il lavoro quotidiano nei campi di fronte a un’agricoltura che cambia e si evolve giorno dopo giorno.

Protagonisti del primo episodio di “Ascenza on the road”, ora disponibile su YouTube, l’Oltrepò Pavese e le sue bollicine. A dar voce al territorio, Paolo Ettore Ferrari, Responsabile tecnico Agrinut che segue diverse aziende agricole del territorio, Alberto Scarani, titolare della cantina Ca’ Montebello, e Andrea Fraschini, titolare della Capo Srl.

Tra i temi affrontati nel primo episodio, anche le strategie da adottare per contrastare l’erosione del suolo in area collinare.

In queste zone, infatti, sono molteplici i problemi causati dai processi erosivi che coinvolgono anche i vigneti. Complici i cambiamenti climatici, le aree di collina e montagna sono sempre più esposte a fenomeni di desertificazione, salinizzazione e in modo particolare di erosione, che minacciano la fertilità del suolo, oltre che la stabilità e la tenuta della vite.

Com’è noto, infatti, l’erosione del suolo, riduce localmente lo spessore di terreno coltivabile, che contiene le sostanze organiche, l’acqua, i sali minerali e le particelle più fini. Sui pendii ripidi, inoltre, l’erosione superficiale accelerata e incontrollata può innescare fenomeni franosi che amplificano il processo erosivo in estensione e durata, fino alla possibile distruzione della copertura vegetale dell’intero versante. Accanto a questo, bisogna poi ricordare che il materiale eroso, trasportato a valle, riduce la capacità di portata dei corsi d’acqua aumentando i rischi di inondazione.

Allo stesso modo, la sedimentazione del materiale eroso interra i canali irrigui e riduce l’efficienza e la durata in servizio dei serbatoi. In ultima analisi, il fenomeno erosivo può essere una fonte di inquinamento. Il materiale eroso, infatti, è spesso ricco di sostanze chimiche (fertilizzanti, insetticidi o altro) provenienti dalle pratiche agricole, che tendono a distribuirsi sul terreno e a concentrarsi nei corsi d’acqua, inquinando così il territorio coinvolto.

In tal senso, l’erosione del suolo rappresenta un fenomeno assai delicato e che richiede una gestione agricola ancora più attenta e complessa delle zone di pianura, specialmente se si guarda ai vigneti.

Un aiuto significativo può tuttavia giungere dall’impiego della pratica del diserbo che, se ben gestita, può migliorare la stabilità del terreno e dunque ridurre l’impatto dei processi erosivi.

Accanto a questo, però, diverse possono essere le strategie da adottare in campo per contrastare il fenomeno e garantire una gestione ottimale del vigneto. A testimoniarlo, l’esperienza raccolta da Ascenza nel suo viaggio e raccontata nel primo episodio.

Non resta che guardarlo tutto d’un fiato e vivere il tour itinerante targato Ascenza. Un viaggio non solo lungo le diverse coordinate geografiche del Bel Paese, ma anche lungo quelle temporali di passato, presente e futuro della viticoltura italiana, all’insegna della innovazione.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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