Materiale vegetale infetto: bagagli vettori

A dirlo uno studio secondo il quale le maggiori minacce per i sistemi agricoli italiani provengono proprio dai bagagli dei passeggeri

da uvadatavoladmin
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Tra i paesi europei, l’Italia è quello più esposto al rischio di invasioni biologiche da parte di alcune specie invasive. A confermarlo, uno studio che ha valutato dati e rischi legati all’introduzione di materiale vegetale infetto da parte dei viaggiatori.

Realizzato con l’obiettivo di sottolineare l’importanza del controllo del materiale vegetale di partenza, uno studio condotto da un team di ricercatori provenienti da diversi centri di ricerca campani, ha analizzato probabilità e rischi legati all’importazione di specie invasive in Italia attraverso i bagagli dei passeggeri delle compagnie aeree.

I viaggiatori, spesso ignari delle normative vigenti e dei rischi connessi a tale importazione, sono tra i principali veicoli di introduzione di materiale vegetale infetto e organismi nocivi.

Nello specifico, come riportato nello studio, con i suoi numerosi punti di ingresso (porti e aeroporti) e le condizioni climatiche favorevoli l’Italia è tra i paesi europei più esposti al rischio di invasioni biologiche. È stato valutato infatti che le maggiori minacce per gli ecosistemi agricoli italiani provengono principalmente dal bagaglio dei passeggeri in cui viene trasportata una varietà di frutta e verdura.

Dal 2016 al 2021 grandi quantitativi di prodotti vegetali sono stati rinvenuti nei bagagli dei passeggeri provenienti da paesi extra UE e sequestrati presso i valichi di frontiera (posti di controllo frontalieri) della regione Campania. Si tratta di 168 specie di piante diverse, ma anche di materiale vegetale diverso come frutta, corteccia, foglie essiccate.

In seconda battuta, sul materiale vegetale sono state condotte le ispezioni e le successive analisi di laboratorio per valutare la presenza di parassiti esotici.

In particolare, durante il controllo dei bagagli dei passeggeri che trasportavano materiale vegetale, le ispezioni hanno rilevato almeno un artropode nel 41% dei casi.

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Accanto a questo, le ispezioni hanno portato alla registrazione di diverse specie non autoctone e, tra gli organismi intercettati, alcuni dovrebbero essere considerati “allarmanti”, quali:

  • larve di Anastrepha obliqua (Diptera: Tephritidae, EPPO A1 List) in frutti di mango (Mangifera indica);
  • larve di Bactrocera dorsalis (Diptera: Tephritidae – Elenco EPPO A1) in frutti di guava (Psidium guajava), Momordica charantia e mango;
  • larve di Leucinodes africensis (Lepidoptera: Crambidae, Elenco EPPO A1) nei frutti di Solanum aethiopicum;
  • adulti di Sternochetus frigidus (Coleoptera: Curculionidae) nel mango;
  • larve di Glyphodes pseudocaesalis (Lepidoptera: Crambidae) in frutti di jackfruit (Artocarpus heterophyllus);
  • larve di Earias vittella (Lepidoptera: Nolidae) in frutti di gombo (Abelmoschus esculentus);
  • larve di Maruca vitrata (Lepidoptera: Crambidae) su baccelli di Lablab purpureus.

Accanto a questo, come segnalato anche da Eppo, si può notare che alcuni parassiti sono stati intercettati da Paesi in cui non è nota la loro presenza. Per fare un esempio, Sternochetus frigidus è stato intercettato dal Burkina Faso mentre è segnalato solo dall’Asia, come Leucinodes africensis è stato intercettato dal Bangladesh mentre è noto solo dall’Africa.

Stando al lavoro di ricerca, appare dunque evidente come i viaggiatori – nonostante un sistema di ispezione alle frontiere ben organizzato – rientrino tra i principali responsabili del trasporto di materiale vegetale infetto, contribuendo inconsapevolmente ad aumentare il rischio di introduzione di specie esotiche.

In tal senso, data la situazione attuale, diviene ancor più necessario imporre controlli più severi e una maggiore attenzione, garantendo il rispetto dei requisiti delle nuove normative fitosanitarie da parte degli attori coinvolti nel trasporto di materiale vegetale.

Infine, come riporta lo studio, è fondamentale sensibilizzare attraverso una campagna fitosanitaria sui rischi per la salute delle piante, soprattutto per le persone che desiderano trasportare frutta e verdura nel proprio bagaglio durante i loro viaggi.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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