Fixyll: droni e satelliti contro Xylella

Si tratta di un progetto finanziato dall'Agenzia spaziale italiana volto a realizzare una pluralità di servizi per il supporto alla lotta contro Xylella

da uvadatavoladmin
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Droni e satelliti per contrastare la Xylella e offrire servizi innovativi alle aziende pugliesi: questa, in sintesi, l’idea alla base del progetto supertecnologico ‘Fixyll’.

Finanziato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), Fixyll (FIght XYLeLla fastidiosa) è stato presentato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) in collaborazione con Planetek Italia e l’associazione dei produttori olivicoli Unaprol.

Come spiegato in una nota del Dta, il progetto – della durata di 18 mesi – mira a realizzare una pluralità di servizi per il supporto alla lotta contro la diffusione dell’infezione da Xylella fastidiosa su piante di olivo attraverso tecniche di telerilevamento primariamente da satellite e, in caso di bisogno di una elevata risoluzione spaziale, con droni.

Tre i pilastri su cui poggia il progetto: preparazione tecnica dei servizi, interazione con gli utenti e preparazione del mercato. Il tutto al fine di garantire il raggiungimento di elevati standard qualitativi dei servizi erogati e la capacità di rispondere il più possibile alle esigenze espresse dall’utenza. L’obiettivo è infatti sviluppare una serie di strumenti parzialmente o in toto riutilizzabili anche in altre situazioni di emergenza fitosanitaria e in altre regioni oltre la Puglia.

Accanto a questo, come chiarito ancora nella nota, Fixyll intende anche “rendere più rapide, attendibili ed esaustive le attività connesse ai controlli relativi alle prescrizioni europee e nazionali”.

Intanto, però, la lotta a Xylella trova ora nella tecnologia un nuovo possibile strumento di contrasto. Anche a fronte dell’ulteriore diffusione dell’epidemia nelle zone settentrionali del territorio pugliese.

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Stando a quanto riportato da Infoxylella, infatti, l’avanzamento del batterio è ora stimato al 63%, con 29 nuovi olivi positivi ritrovati nel nuovo focolaio registrato a dicembre come nuovo limite occidentale del fronte dell’epidemia, ricadente nella zona cuscinetto dell’agro di Castellana Grotte (BA). Di questi nuovi alberi infetti, inoltre, 4 rappresentano un’ulteriore espansione del focolaio.

Il batterio dunque prosegue la sua corsa, ma le soluzioni offerte dalle nuove tecnologie e la loro applicazione in agricoltura lasciano ancora qualche barlume di speranza per gli ulivi e i produttori di Puglia.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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