Angurie e meloni: con il caldo, prezzi in salita

Con l'arrivo dell'anticiclone africano Cerbero schizzano i prezzi di angurie e meloni che segnano un rialzo del 125% e del 78% rispetto a un anno fa

da uvadatavoladmin
angurie e meloni prezzi

L’anticiclone africano Cerbero dal deserto del Sahara è ufficialmente arrivato in Italia. Tra le dirette conseguenze del vertiginoso aumento delle temperature si segnala un aumento dei consumi di meloni e angurie che, acquistate per rinfrescare, fanno inoltre segnare un aumento dei prezzi.

A renderlo noto, le elaborazioni di BMTI sui dati all’ingrosso rilevati nel mercato all’ingrosso di Roma, appartenente alla Rete ITALMERCATI, secondo i quali l’andamento climatico anomalo che ha coinvolto il nostro Paese fino alla prima metà di giugno, ha condizionato la domanda, la produzione e i prezzi di questi due prodotti tipicamente estivi come il melone e l’anguria.

“Nello specifico – fa sapere BMTI – le piogge riversate da maggio alla prima metà di giugno hanno ridotto la produzione e, di conseguenza, la qualità nonché il livello della domanda, rimasto inevitabilmente basso all’inizio di entrambe le campagne e che ha mantenuto bassi anche i prezzi. Il caldo improvviso iniziato nella seconda metà di giugno, però, ha fatto schizzare il livello della domanda di meloni e angurie e, conseguentemente, i loro prezzi che hanno raggiunto rispettivamente un rialzo del 125% e del 78% rispetto a un anno fa”.

“In particolare, il prezzo all’ingrosso del melone questa settimana va da 2,50 a 3,00 euro/kg, per il mercato di Roma, fino a picchi che sfiorano anche i 3,50-4,00 euro/Kg per il prodotto delle zone vocate (la Lombardia) mentre per l’anguria i prezzi oscillano tra 0,80 a 1,00 euro/Kg”.

prezzi angurie meloni

Un trend in salita già dal fine settimana, quando si è registrato un primo aumento di richieste di angurie e meloni, con quotazioni comprese tra 1 e 1,10 euro/Kg per le angurie e 1,30 e 1,50 euro/Kg per i meloni.

Di contro, per evitare di far deperire i prodotti in campagna a causa del grande caldo, si potrebbe assistere a una corsa alla raccolta che potrebbe far aumentare drasticamente l’offerta.

Non solo: l’innalzamento delle temperature preoccupa i produttori che temono possibili bruciature degli ortaggi non ancora raccolti. Un aspetto già evidente sul mercato, dove di fatto i prezzi stanno iniziando a ridursi, con il primo crollo drastico che ha coinvolto soprattutto pomodori e peperoni, con diminuzioni anche di 80 centesimi al chilo. A risentirne, infine, anche la qualità che, proprio a causa del caldo, inizia a calare al di sotto degli standard richiesti.

 

Ilaria De Marinis
©fruitjournal.com

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