Avviata questa mattina con la terza sessione, anche la Biocontrol Conference 2023 è volta al termine. Prima di archiviare emozioni, volti e parole che hanno segnato questa terza edizione dell’evento dedicato al mondo del biocontrollo, riviviamo la giornata.
Diversi i temi toccati nel corso della terza sessione che – moderata da Sara Vitali di Terra e Vita – ha infatti posto l’accento su sostanze di base, residuo zero sull’uva da tavola, induttori di resistenza, stanchezza del suolo, ma anche botanicals e cambiamenti climatici.
Sul palco della Biocontrol Conference 2023 esperti e accademici provenienti da tutta Italia hanno quindi offerto i loro contributi.
Nell’ordine hanno preso la parola:
- Gianfranco Romanazzi dell’Università Politecnica delle Marche con “L’uso di sostanze di base per la protezione delle piante dalle malattie: opportunità, possibili criticità e meccanismi d’azione”;
- Giuseppe Cacucci di Food Agri Service con “Aggiornamento residuo zero su uva da tavola”;
- Marco Pierucci e Fabio Burroni di Agronominvigna con “Elicitori nella difesa del vigneto e loro inserimento in strategia: l’esperienza del progetto Life Green Grape”;
- Stefano Mazzoleni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con “La scoperta dell’effetto inibitore del Self-DNA: una chiave per risolvere la stanchezza del suolo e per nuovi scenari di biocontrollo”;
- Jessica Girardi dell’Institute for Environmental Solutions (IES) di Riga con “Good botanicals for good solutions. L’importanza della materia prima nella formulazione di biopesticidi per la difesa delle colture”;
- Paolo Ranalli della Fondazione Istituto Scienze della Salute – Bologna con “Piante resilienti ai cambiamenti climatici: il contributo della genetica e dell’epigenetica”.
A intervallare i contributi degli esperti, le presentazioni a cura dei referenti delle aziende partner dell’evento:
- Alice Gabaldo di UPL con “Oleora: il nuovo formulato di olio di arancio”;
- Davide Mosconi di Serbios con “LALSTOP K61: nuovo fungicida a base di Streptomyces per il controllo di patogeni radicali”;
- Licio Pallino di Koppert con “Biocontrollo di elateride e altri coleotteri, ditteri e lepidotteri con l’uso di nematodi entomopatogeni”;
- Silvano Locardi di Bayer con “Decis Trap: le frontiere dell’attract and kill”;
- Domenico Maraglino di De Sangosse con “Ironmax Pro: molluschicida biologico ed efficace”.
Terminata la terza sessione, la Biocontrol Conference 2023 è quindi proseguita nel pomeriggio con l’ultima tornata di relazioni, moderata da Ilaria De Marinis di Fruit Communication.
Biocontrollo microbico, Xylella, disinfezione biologica del suolo e di funghi e nematodi entomopatogeni: questi i macrotemi della quarta e ultima sessione.
Di seguito, le presentazioni:
- “Kiwi: il ruolo del microbioma del suolo nell’ambito del biocontrollo microbico” a cura di Vincenzo Michele Sellitto agronomo, accademico dei Georgofili e professore dell’Università di Timisoara;
- “Manipolazione comportamentale: nuove prospettive per il controllo della trasmissione di Xylella fastidiosa da parte dei suoi insetti vettori” a cura di Daniele Cornara dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro;
- “Disinfezione del suolo in maniera bio” a cura di Francesco Di Gioia della Pennsylvania State University;
- “Interazioni tra funghi e nematodi entomopatogeni nel controllo microbiologico” a cura di Eustachio Tarasco dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Non sono mancati, anche in quest’ultima sessione, i contributi giunti dai relatori delle aziende partner dell’evento.
Hanno calcato il palco:
- Roberto Kron Morelli di Agrifutur con “GRANMET WP: difesa innovativa da Bactrocera oleae”;
- Giampaolo Ronga di BASF con “Velifer®: il nuovo insetticida a base del ceppo esclusivo di Beavueria Bassiana PPRI 5339”;
- Alessandro Caputo di Sumitomo Chemical con “Dipel/Biobit e Xentari – molto più di semplici bacillus”.
Tra novità, risultati e spunti ancora da approfondire, anche la Biocontrol Conference 2023 è così volta al termine. A firmarne il successo, ancora una volta, i suoi protagonisti che, in oltre 300, tra curiosità, domande ed esperienze condivise, hanno confermato l’importanza di occasioni come questa. Appuntamenti che – coinvolgendo tecnici, accademici, referenti aziendali e produttori – vanno a rappresentare quel tassello in più nello scenario entro cui si muove il settore dell’agricoltura. Un settore sempre a metà fra tradizione e innovazione, passato e futuro, sfide inedite e opportunità ancora tutte da cogliere.
Ilaria De Marinis
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