Potatura verde: quando e come intervenire

Maggiore arieggiamento e più illuminazione nella chioma: così la potatura verde riesce a migliorare salute e produttività delle colture arboree

da uvadatavoladmin
potatura verde

La gestione degli alberi da frutto è un processo articolato che richiede competenza e attenzione da parte dei produttori. Tra le tecniche colturali effettuate nella conduzione di un frutteto, la potatura è quella più tradizionale e che ancora oggi rappresenta un pilastro fondamentale nella produzione delle colture arboree, poiché influenza direttamente la qualità e la quantità della produzione. Caratteristica della stagione primaverile-estiva, quando cioè le piante sono in piena fase vegetativa, è la potatura verde, anche detta estiva. La tempistica e le tecniche attraverso cui viene effettuata sono importanti: scopriamole insieme.

Perché è importante effettuare la potatura verde?

Scopo principale della potatura verde è agire sullo sviluppo vegetativo delle specie arboree, così da concentrare le risorse della pianta sui rami più produttivi. A questa funzione se ne aggiungono altre più o meno importanti a seconda della specie frutticola con cui si sta operando. In linea generale, attraverso questo tipo di potatura è possibile contribuire al mantenimento di un microclima ottimale nella parte epigea delle piante. Più nel dettaglio:

  • un buon arieggiamento della chioma consente di prevenire o tenere sotto controllo la comparsa di infezioni fungine, anche attraverso una migliore penetrazione dei prodotti fitosanitari applicati alla vegetazione;
  • una migliore illuminazione di rami e frutti più interni permette di incidere positivamente sulla qualità dei frutti, garantendo pezzatura, colore e sapore migliori.

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La potatura estiva è un’operazione che può essere effettuata su tutti gli alberi da frutto, con vantaggi più evidenti nel caso di specie come, agrumi, albicocco, ciliegio, pesco, vite, actinidia e olivo. Per questo, prima di eseguirla, è necessario fare un’analisi costi-benefici che tenga conto della specifica coltura e delle relative esigenze.

Potatura verde e periodo di esecuzione

Come deducibile dal nome, la potatura verde deve essere eseguita proprio quando la pianta è nel pieno della sua fase vegetativa. Il momento preciso dipende dalla specie o varietà (precoce o tardiva) su cui si deve operare e dalle condizioni climatiche che caratterizzano l’annata in corso. Tuttavia, in linea generale, si opera nel periodo primaverile-estivo, fino a prima della raccolta.

La potatura verde può essere eseguita attraverso diverse tecniche, la cui scelta deve essere effettuata sulla base della specie vegetale presente nel frutteto e degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Anche la loro scelta contribuisce a scandire con maggiore precisione il momento migliore per effettuare i tagli sulla vegetazione.

Quali sono le tecniche più utilizzate?

La potatura estiva è una potatura leggera: come regola generale è bene non eliminare più di ¼ della vegetazione esistente. Si tratta, infatti, di interventi correttivi che non devono interessare rami o branche di notevoli dimensioni. Bisogna ricordare che in questo momento la pianta non si trova nello stato di riposo vegetativo, quindi risente maggiormente degli stress a cui viene sottoposta.

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Generalmente, le operazioni più comuni di potatura verde consistono in spollonature, desucchionature, cimature, sfemminellature, defogliazioni e diradamento dei frutti e, soprattutto per alcune pomacee, torsione dei rami.

  • Spollonatura e desucchionatura: queste tecniche consentono di asportare i rami infruttiferi delle colture arboree, rispettivamente i polloni (che si originano dalla base del tronco) e/o i succhioni (che si trovano sulle branche principali o secondarie).
  • Cimatura: questo intervento prevede la rimozione dell’apice vegetativo e di un numero variabile di nodi e internodi sottostanti. Eliminando la dominanza apicale, si favorisce la formazione di ramificazioni secondarie.
  • Sfemminellatura: questa tecnica viene effettuata soprattutto sulla vite; consiste nel taglio delle femminelle per privilegiare crescita e produzione del fusto principale. In tal modo si favorisce l’arieggiamento della chioma e la penetrazione della luce per la maturazione dei frutti.
  • Defogliazione: si eliminano le foglie in eccesso per favorire una migliore qualità dei frutti che altrimenti verrebbero eccessivamente ombreggiati.
  • Diradamento dei frutti: viene effettuata in annate particolarmente produttive, così da bilanciare l’eccesso della fruttificazione promuovendo una migliore pezzatura dei frutti lasciati sulla pianta. Attraverso questa operazione è possibile ridurre il fenomeno di carica e scarica, cui alcune specie sono soggette.
  • Torsione dei rami: viene effettuata una flessione di alcuni rami molto vigorosi per indebolirne la crescita e favorire un maggior accumulo di nutrienti nei frutti su di essi presenti.

Elencati i principali interventi di potatura verde che si possono eseguire, occorre sottolineare che è molto importante personalizzarli in funzione della specie e dei risultati che si vogliono ottenere. Bisogna poi considerare che possono subentrare altre variabili, come eventi atmosferici estremi (es. grandine e vento) che possono richiedere interventi di pulizia della parte epigea utili per ridurre la presenza di seccumi o lo sviluppo di fitopatologie.

 

Donato Liberto
© fruitjournal.com

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