La crescita per le produzioni di mandarini e arance – a livello globale – ci sarà, anche se dovrebbe interessare meno il continente europeo. A dirlo le stime citate nel rapporto “Citrus: World markets and trade”, il primo del 2024 pubblicato dall’USDA (United States Department of Agriculture). In linea di massima, cresceranno le produzioni di agrumi negli areali produttivi di Asia, Africa e alcuni Paesi del continente americano. Situazione diversa, invece, per il continente europeo, con un segno meno sia nelle produzioni di mandarini sia in quelle di arance e con una crescita che dovrebbe interessare esclusivamente la produzione di limoni.
Mandarini: una produzione in crescita a livello mondiale
A livello mondiale si stima che la produzione di mandarini aumenterà di 1,2 milioni di tonnellate raggiungendo un totale di 38,2 milioni di tonnellate. Gli aumenti più considerevoli dovrebbero interessare la Cina, la Turchia e il Sudafrica, come conseguenza di un clima più favorevole durante la fioritura e dell’aumento della superficie coltivata.
Le stime per il mercato dei mandarini all’interno dell’Unione Europea, invece, non sembrano essere così favorevoli. A fronte di una diminuzione di quasi 300mila tonnellate, la produzione sarà di 2,7 milioni di tonnellate. Il tutto a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, che hanno compromesso in parte la qualità e le dimensioni dei frutti. A compensare la domanda interna all’Unione ci penseranno, secondo le stime, Marocco e Sudafrica, che rimarranno i principali fornitori.
Per gli USA è previsto un aumento del 2%, in particolare legato alla produzione in California, che raggiungerà le 890mila tonnellate. L’aumento più sostanzioso dovrebbe interessare il Sudafrica, con una produzione che toccherà le 950mila tonnellate, con un aumento dell’8%. Un valore più che doppio rispetto a quello registrato cinque anni fa. Per il Cile, invece, dalle stime si prevede una diminuzione del 10%, a causa della siccità.
Il caso della Turchia: gli aumenti più considerevoli
La Turchia, stando alle stime, registrerà la crescita più considerevole nella produzione di mandarini, con valori in crescita da almeno nove stagioni produttive. Se nel 2014/2015 la produzione turca aveva raggiunto la tonnellata, quest’anno – stando alle stime dell’USDA – arriverà a toccare il valore record di 3 tonnellate circa, con un aumento – rispetto alla scorsa stagione – del 55%. La varietà più consumata ed esportata è la Satsuma Okitsu e tra i mercati di riferimento per le esportazioni turche c’è la Russia che acquista la metà dell’intera produzione turca. Il futuro per il Paese a cavallo tra Asia e Europa, però, è incerto. Infatti, le superfici coltivate a mandarini potrebbero subire un drastico calo nei prossimi anni a causa della crescente urbanizzazione e degli investimenti sul turismo. Fenomeni che stanno rosicchiando sempre più i terreni coltivati.
Arance: un mercato globale in forte ascesa
Per quanto riguarda il mercato globale delle arance, secondo le stime dell’USDA, ci sarà un aumento dell’1%, con una produzione totale di 47,4 milioni di tonnellate. Vedranno un segno più Egitto, USA e Turchia, mentre subiranno una diminuzione il Brasile e il mercato europeo.
Anche per la produzione di arance la stagione in corso non dovrebbe essere delle migliori all’interno dell’Unione Europea. Dalle stime, infatti, si prevede una diminuzione del 2% con un totale di 5,5 milioni di tonnellate. Tra le cause, anche questa volta, il clima instabile, dalle precipitazioni eccessive durante l’allegagione dei frutti alla siccità, al caldo estremo e alle restrizioni per l’irrigazione. Tutto questo ha ostacolato le rese e influito, inevitabilmente, sulla dimensione dei frutti. Al calo dell’offerta, inoltre, seguirà una diminuzione dei consumi e anche delle esportazioni, compensate dalle importazioni da Egitto e Sudafrica.
Per gli USA si prevede una stagione produttiva favorevole. Per la produzione di arance ci sarà un aumento dell’8% e toccherà 2,5 milioni di tonnellate. La crescita più importante, però, riguarderà l’Egitto. Il Paese del Nord Africa avrà un aumento di 100mila tonnellate arrivando a toccare la cifra record di 3,7 milioni di tonnellate, con meno consumi interni e una produzione legata soprattutto all’export tra UE, Russia e Arabia Saudita. Un altro aumento considerevole (+ 30%) è quello previsto per la Turchia, che tornerà ai valori precedenti allo scorso anno, quando a causa delle gelate perse una parte della produzione. Il Brasile rimane ancora al primo posto tra le produzioni mondiali (con 15,3 milioni di tonnellate di arance stimate nel 2023/2024), anche se da qualche anno si mantiene stabile o in leggera diminuzione.
In definitiva, dalle stime dell’USDA, si evince come la campagna di mandarini e arance del 2023/2024 a livello mondiale vedrà degli squilibri tra un continente e un altro.
Gli aumenti più considerevoli ci saranno in Egitto, Turchia e Sudafrica. Le condizioni meteorologiche, invece, influiranno negativamente sulle produzioni dell’Unione Europea. Ancora una volta, quindi, gli agrumicoltori del continente europeo dovranno fare i conti con i fenomeni estremi, un problema che si ripercuote ormai da anni.
Silvio Detoma
© fruitjournal.com