Agricoltura europea, il futuro del settore in un report

Il documento, redatto da un team di 29 esperti, si sofferma sulle riforme da attuare, in primis quella della Politica agricola comune

da uvadatavoladmin
agricoltura europea

Il futuro dell’agricoltura europea è nelle mani della Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Dopo oltre sette mesi è arrivato sul tavolo della presidente a Bruxelles il documento, in cento pagine, dal titolo “Una prospettiva condivisa per l’agricoltura e l’alimentazione in Europa”. A firma di Peter Strohschneider il documento sul futuro dell’agricoltura europea è stato redatto da un team di 29 esperti e importanti portatori di interessi dei settori agroalimentari europei, oltre che della società civile, della comunità rurali e del mondo accademico.

Dall’urgenza per una riforma strutturale della politica alimentare europea alla modifica di alcuni punti nevralgici della Politica agricola comune (Pac) fino alla creazione di un fondo per la giusta transizione agroalimentare. Sono tante le raccomandazioni all’interno del documento che faranno da base per il lavoro della Commissione per definire la visione per l’agricoltura e l’alimentazione nei prossimi cinque anni.

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Ursula von der Leyen, presidente della Commisione europea (Fonte: Eu News)

Alla base del dialogo ci sono due punti essenziali: in primis l’importanza delle produzioni alimentari e agricole, viste come elemento essenziale della società e della sicurezza europea, successivamente il riconoscimento della diversità agroalimentare europea come risorsa unica e importante. Tra le possibilità inserite all’interno del documento, inoltre, quella di creare un Consiglio europeo per l’agroalimentare, un’occasione di approfondimento e incontro tra i principali attori a livello europeo.

Il compito di redigere un documento che si occupasse del futuro dell’agricoltura europea era stato annunciato dalla stessa von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione di settembre 2023 e aveva preso il via a gennaio di quest’anno.

Le domande a cui il team avrebbe dovuto dare delle risposte prendevano in considerazione le prospettive di miglioramento per gli agricoltori e le comunità rurali, i modi per riuscire a sostenere l’agricoltura all’interno di politiche legate alla sostenibilità, le maniere su come sfruttare le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica e infine le modalità per promuovere la competitività del sistema alimentare europeo.

“Questo documento è la dimostrazione che è possibile andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia tra portatori di interessi molto diversi – ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – Dobbiamo fare di più e faremo di più per difendere la nostra agricoltura e renderla più sostenibile”.  

Le raccomandazioni inserite all’interno del documento sono state racchiuse in cinque pilastri fondamentali:

  • il lavoro comune per un futuro sostenibile, resiliente e competitivo,
  • il progressivo andamento verso sistemi agroalimentari sostenibili,
  • la promozione della resilienza trasformativa,
  • la costruzione di un settore agroalimentare attraente e diversificato,
  • il miglioramento dell’accesso all’innovazione e il suo utilizzo. 
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(Fonte: AREPO)

Dalle proteste degli agricoltori sui trattori sono passati solo pochi mesi, ma rimane sul banco la necessaria modifica di alcuni punti della Pac, soprattutto quelli legati alle sovvenzioni agricole. In particolare, stando a quanto scritto nel documento, si cercherà di modificare gli attuali pagamenti non decrescenti basati sulla superficie (più favorevoli per le grandi aziende) in sostegni basati sul reddito. 

Serve più coraggio per portare avanti un cambiamento radicale rispetto al futuro dell’agricoltura europea. Questa, in estrema sintesi, la posizione di Coldiretti, a seguito della pubblicazione del dialogo strategico.

“Auspichiamo che ci sia davvero maggiore attenzione verso il settore agricolo nella fase di budget e nella programmazione della prossima Politica agricola comune per garantire che vengano destinati fondi adeguati – ha ribadito l’associazione di categoria – è fondamentale aumentare le risorse finanziarie e ribadire la centralità della sicurezza alimentare, perché una produzione agricola forte è essenziale per ridurre la vulnerabilità dell’Europa”. “Nel nuovo mandato della presidente della Commissione non si dovrà correre più il rischio di definire norme poco realistiche e non applicabili che mettano a rischio le aziende agricole – queste le parole di Cia Agricoltori italiani – le tre parole chiave nei futuri dibattiti europei dovranno essere reddito, competitività e sostenibilità”.

I prossimi anni, per il settore agricolo europeo, saranno cruciali e sicuramente difficili.

Concorrenza sleale, reddito limitato, aumento dei costi energetici, ricambio generazionale e soprattutto il cambiamento climatico, saranno questi i temi caldi all’ordine del giorno. L’Unione Europea, quindi, non potrà attendere nemmeno un secondo. È necessario mettere in atto, il prima possibile, azioni rapide e coerenti, che non finiscano per essere soltanto promesse e che non mettano in secondo piano uno dei settori trainanti dell’economia europea.

Silvio Detoma
© fruitjournal.com

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