Cocciniglia del limone, come combatterla

Utilizzare strategie di controllo integrato combinando monitoraggio, lotta biologica e pratiche agronomiche adeguate sono la chiave per salvaguardare la coltura

da Redazione FruitJournal.com
cocciniglia del limone

Nonostante la fervente produzione in diverse aree del territorio nazionale, la coltura del limone deve fare i conti con un parassita capace di compromettere qualità e resa del raccolto: la cocciniglia del limone

Comunemente definito cocciniglia bianca del limone, l’Aspidiotus nerii è un piccolo insetto appartenente alla famiglia Diaspididae, che si nutre della linfa del limone, infliggendo danni diretti e indiretti alla pianta ospite. Questo parassita attacca diverse parti della pianta come foglie, rami e frutti, e si riproduce rapidamente, richiedendo interventi tempestivi per evitare danni irreparabili. 

Ma quali sono i danni causati dalla cocciniglia del limone?

La cocciniglia bianca del limone, da non confondere con la cocciniglia degli agrumi, possiede un apparato boccale pungente-succhiante, che perfora i tessuti della pianta e ne succhia la linfa, elemento essenziale per la crescita del limone, provocando ingenti danni come: 

  • inibizione della crescita, riducendo l’apporto di nutrienti necessari per la crescita vegetativa con conseguente crescita di germogli deboli che ne compromette la fioritura e la fruttificazione; 
  • ingiallimento delle foglie, provocate dalla mancanza di linfa, un chiaro segno di sofferenza della pianta; 
  • disseccamento di rami e foglie, con perdita di foglie e deperimento di intere sezioni; 
  • danni ai frutti – con l’avanzare dell’infestazione, i frutti possono deformarsi rendendoli incommerciabili anche a causa dello sviluppo della melata e della fumaggine;
  • perdita di vigore complessivo, conseguenza più grave è di certo la debilitazione della pianta che diviene così vulnerabile ad altri parassiti e patogeni compromettendone la produzione per anni.  

Le infestazioni da cocciniglia non incidono solo sulla salute della pianta, ma causano ingenti perdite economiche. I frutti danneggiati, infatti, risultano difficili da vendere riducendo così i margini di profitto.

cocciniglia del limone

Aspidiotus nerii Bouche Fonte: Miguel Yuste

Strategie di controllo e prevenzione della cocciniglia. Quali sono i rimedi utilizzati per combatterla? 

Adottare strategie di controllo integrate è di certo la strada migliore per ridurre l’impatto della cocciniglia sui limoni. Diverse sono le pratiche che possono essere utilizzate, a partire dal monitoraggio regolare delle piante. Controllare rami, foglie e frutti aiuta a individuare i segni di infestazione come melata, ingiallimento fogliare e macchie sui frutti, permettendo di individuare precocemente il problema. Inoltre, mantenere condizioni di crescita ottimali per il limone è fondamentale nella prevenzione della cocciniglia. Per esempio, la potatura regolare e la rimozione di rami infetti migliorano l’aerazione della pianta, rendendola meno suscettibile all’attacco di parassiti. 

Accanto a questo, anche la lotta biologica rientra di certo tra le pratiche agronomiche in grado di dare una soluzione efficace e sostenibile contro la cocciniglia. L’introduzione di insetti predatori come la coccinella Cryptolaemus montrouzieri, che si nutre di cocciniglie, contribuisce a ridurre la popolazione del parassita in modo naturale. Questo metodo è ideale anche per il controllo delle infestazioni in piante singole, come i limoni coltivati in vaso.

In caso di infestazioni avanzate, utilizzare insetticidi in modo mirato può essere una soluzione. È bene però rispettare i limiti normativi per evitare l’effetto opposto. L’uso frequente di agrofarmaci, infatti, può favorire l’insorgere di resistenze nel parassita e causare impatti negativi sull’ambiente. 

Applicare una strategia mirata è dunque la chiave per limitare i danni causati dalla cocciniglia, importante per preservare la qualità del raccolto e garantire una produttività a lungo termine.

 

Federica Del Vecchio
©fruitjournal.com

 

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