Copertura per il kiwi: una nuova struttura 

Realizzata in acciaio e zinco, questa struttura permette di semplificare la raccolta e aumentare la resa produttiva 

da Redazione FruitJournal.com
copertura per il kiwi

Facilitare la raccolta e le operazioni colturali del kiwi, offrendo agli agricoltori una soluzione pratica, innovativa e resistente: non è un sogno, ma la nuova frontiera aperta da un’innovativa struttura di copertura per il kiwi.

Progettata da Combimetal Carrera, azienda di Policoro (Matera) attiva dal 1984, specializzata in lavorazione e fabbricazione metalliche per attrezzature agricole, la copertura si configura come una struttura a ombrello, in grado di offrire copertura totale e ventilazione ottimale all’actinidieto, semplificando le attività agricole.

Un progetto nato per innovare

Il progetto si propone di rispondere a una chiara esigenza del comparto di poter contare su soluzioni più robuste e flessibili, capaci di sostenere il peso delle piante in pieno regime produttivo. Esigenza nata soprattutto con l’introduzione di nuove varietà di kiwiverde, giallo e rosso – che richiedono una migliore gestione delle condizioni di coltivazione

Avvalendosi del supporto di tecnici e ingegneri, l’azienda ha così ideato una struttura in acciaio zincato a caldo, che elimina il ricorso ai tradizionali pali in cemento ed evita le complicazioni derivanti dall’operazione di legatura dei rami durante la crescita. Inoltre, con il progredire dello sviluppo della pianta, questa innovativa copertura per il kiwi permette di fissare i rami ai cavi d’acciaio integrati nella struttura, semplificando non solo la gestione quotidiana, ma anche le operazioni di raccolta.

copertura per il kiwi

Fonte: Combimetal Carrera

Caratteristiche tecniche della copertura per il kiwi

L’elemento distintivo della struttura risiede nella sua capacità di garantire una copertura totale delle piante, ottimizzando la ventilazione e creando un microclima ideale al suo interno. Progettata con materiali robusti e resistenti, la copertura si distingue per caratteristiche tecniche che la rendono unica nel suo genere. L’impianto, infatti, ha un’altezza al colmo di 3,90 metri e un arco di 4,8 metri. È realizzata interamente in acciaio zincato a caldo, utilizzando tubi di diversi diametri (33, 50 e 60 mm) e cavi in acciaio da 6 e 10 mm. L’impalcatura, alta 1,95 metri dal suolo, permette di legare facilmente i rami in crescita, semplificando le operazioni di gestione della pianta. Per garantire una stabilità superiore, ogni arcata è poi rinforzata con quattro controventi laterali lunghi 2 e 2,5 metri.

La struttura, inoltre, sostiene reti e film termoplastici necessari per la protezione delle piante, e offre una resistenza straordinaria ai carichi e agli eventi climatici estremi, garantendo prestazioni performanti. In particolare, l’innovativo design a ombrello consente di proteggere la coltura e contenere il ristagno idrico grazie a un sistema di canali di scolo che evita il contatto con le radici, prevenendo marciumi e migliorando la salute della pianta. Stando ai risultati ottenuti, già nei primi 12 mesi questo approccio innovativo permette una crescita più rapida e garantisce una qualità superiore del raccolto.

Un ulteriore vantaggio è dato dalla disposizione ottimale dello spazio: la predisposizione della copertura, infatti, evita che i frutti si tocchino durante la fase di ingrossamento, riducendo i danni e migliorando l’omogeneità del prodotto finale. 

Con la struttura a ombrello, il comparto del kiwi può così fare un salto di qualità, adottando una tecnologia all’avanguardia che consente ai produttori di combinare praticità, efficienza e sostenibilità, senza rinunciare a qualità superiore e gestione semplificata delle operazioni colturali. 

 

Federica Del Vecchio
© fruitjournal.com

 

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