Avocado: sequenziato il 98% del genoma

A capo di un team di ricercatori, il dott. Nath che ha studiato i cromosomi di avocado fino a ottenere oggi una sequenza quasi completa del genoma.

da Silvia Seripierri

Buone nuove giungono dal mondo della frutta tropicale, e in particolare dell’avocado che, grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori, ha ora una mappatura quasi completa del genoma.

Autore dell’operazione il dottor Onkar Nath, che – a capo di un team di ricercatori australiani – ha trascorso il suo dottorato di ricerca studiando i cromosomi dell’avocado della varietà Hass fino ad arrivare oggi all’ottenimento di una sequenza quasi completa del genoma.

La varietà Hass, oggi la principale cultivar di avocado nel mondo, è un ibrido della specie guatemalteca e di quella messicana con una “storia di riproduzione” non nota. Aspetto quest’ultimo che, insieme alla sua preminenza commerciale – da sola rappresenta l’80% del consumo mondiale di avocado – rende tale varietà la prescelta nell’ambito di studi incentrati sul miglioramento genetico dell’avocado. Tra questi anche quello condotto dal dott. Nath, che – creando la più dettagliata mappa genetica mai realizzata finora di questo tropicale – apre ora una strada alla possibilità di migliorare il sapore dell’avocado e le caratteristiche tecniche, quali l’altezza dell’albero, l’architettura, la tolleranza a parassiti e stress e la produttività.

avocado genoma

“Ora abbiamo un avocado Hass 2.0 che sarà utile per migliorare molte caratteristiche dei nuovi avocado” ha dichiarato la professoressa Neena Mitter, direttrice fondatrice del QAAFI Center for Horticultural Science, centro di ricerca che ha certificato lo studio condotto dai ricercatori australiani.

Come chiarito, si tratta di un genoma completo al 98% che consente di conoscere quali geni sono responsabili di determinate caratteristiche. Elementi che lasciano pensare già a nuovi studi volti a migliorare la sostenibilità e la produttività delle aziende.

“In futuro potremmo essere in grado di selezionare avocado con caratteristiche migliorate e ottimali per consumatore e produttore – ha evidenziato Nath – offrendo la possibilità di ottenere un prodotto di qualità superiore”. Come affermato anche da Robert Henry, ricercatore dell’Università del Queensland che ha collaborato allo studio, questo risultato sarà una risorsa ai fini di miglioramenti nelle tecniche di gestione del raccolto.

Ad oggi gran parte del potenziale genetico dell’avocado deve ancora essere sbloccato tramite programmi di allevamento moderni. D’altra parte, la possibilità di disporre di un genoma di alta qualità con una gamma completa di geni rappresenta un tassello fondamentale nello sviluppo di studi evolutivi e di varietà migliorate con maggiore qualità dei frutti e resa anche in condizioni di stress biotico e abiotico.

 

Silvia Seripierri

 

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