Il carico di arance provenienti dal Sudafrica, e giunto nel Porto di Napoli il 25 settembre, presentava sintomi di attacco da parte della Phyllosticta citricarpa.
L’agente causale del fungo che provoca la Citrus black spot, altrimenti detta “macchia nera degli agrumi”.
Nell’ambito delle attività di controllo operate dal Servizio fitosanitario alle frontiere della Regione Campania, gli ispettori hanno intercettato la spedizione, che è stata quindi bloccata e successivamente esaminata.
Durante l’ispezione visiva sono già emersi sintomi riconducibili al fungo patogeno della Cbs. A consentire l’individuazione del patogeno è stato l’impiego della tecnologia Lamp in dotazione agli ispettori fitosanitari. Un sistema di indagine molecolare che permette di avere risposte rapide e certe nell’ambito dei controlli fitosanitari in import. Il timore è stato poi confermato anche dall’analisi molecolare in “Real time” effettuata dal Laboratorio fitopatologico della Regione Campania-Fitolab.
Quello effettuato nel porto partenopeo è il secondo stop attuato dalle autorità italiane ad agrumi importati. La prima era avvenuta in Sicilia il 23 luglio scorso: si trattava di due container di limoni argentini bloccati nel porto di Catania perché infestati da Phyllosticta citricarpa.
La “macchia nera degli agrumi” rappresenta una delle più devastanti malattie per il settore agrumicolo e ha già destato parecchie preoccupazioni agli addetti del settore. La malattia, infatti, provoca la maculatura dei frutti e delle foglie di specie appartenenti ai generi Citrus, Poncirus, Fortunella e loro ibridi, provocando danni in termini non solo produttivi, ma anche economici.
Phyllosticta citricarpa è un organismo nocivo da quarantena, altamente attenzionato a livello internazionale e annoverato tra quelli prioritari individuati dalla Commissione europea. Per questo motivo l’allerta alle frontiere europee è molto alta – soprattutto nei punti di entrata riconosciuti – e i monitoraggi sul territorio restano attivi.
Ilaria De Marinis
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