La stagione non è ancora iniziata, ma i cerasicoltori – inizialmente carichi di aspettative – sembrano ora fare un passo indietro. A metterci lo zampino il maltempo dei giorni scorsi che, con pioggia e vento, ha fatto capolino anche in Puglia, danneggiando in modo particolare le ciliegie.
Nei giorni scorsi, l’ondata di maltempo che ha interessato il Belpaese, ha coinvolto anche la Puglia. A essere danneggiate da pioggia e vento diverse colture, tra cui ortaggi e ciliegie.
In particolare, le primizie di stagione come le ciliegie della varietà Bigarreau che, stando a quanto fotografato dai produttori, avrebbero subito i contraccolpi maggiori, riportando profonde spaccature e lesioni.
L’acqua ha stagnato per tante ore vicino al calice, provocando danni e favorendo l’insorgenza del fenomeno del cracking. Il tutto proprio a ridosso dell’avvio della campagna 2023.
D’altra parte, è bene sottolineare che l’annata non può già dirsi compromessa: se, infatti, da un lato la stima dei danni è ancora tutta da verificare, dall’altro per quest’anno i produttori dovrebbero poter contare su frutti ottimi per qualità e calibri. Specialmente se in presenza di impianti dotati di copertura che, grazie alla sua funzione protettiva, consente di preservare le produzioni.
Tra i cerasicoltori pugliesi comunque permane grande preoccupazione, specialmente se dovessero essere confermate le piogge previste per la prossima settimana.
D’altronde, come fa sapere Coldiretti, i danni interessano una regione come la Puglia che, “con le sue quasi 32.000 tonnellate di ciliegie prodotte” rappresenta la principale realtà produttrice di ciliegie in Italia.
La sola Puglia, infatti, costituisce il 35% della produzione a livello nazionale e il 62% delle superfici investite, pari a circa 19.000 ettari di terreno dedicati alla coltura, per un fatturato di circa 22 milioni di euro. “La produzione di ciliegie risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola – spiega l’associazione – rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% del totale nazionale. Con le sue 47 mila tonnellate, la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale”.
La stagione dunque sembra iniziare all’insegna della preoccupazione, anche perché – come sottolineato dai produttori – con il ritorno delle giornate soleggiate, si corre ora il rischio di una maturazione repentina per tutte le varietà, perdendo così parte della scalarità prevista.
Ilaria De Marinis
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