Il governo rimanda la nomina di un Commissario per gestire l’emergenza Xylella. Dall’8 all’11 giugno 2023 si è tenuto a Manduria (Ta) “Forum in Masseria”, un confronto tra Istituzioni, esperti e mondo delle imprese per riflettere sui temi strategici dell’Italia che verrà. Dall’agricoltura alla salute, dalle infrastrutture all’ambiente con un’attenzione particolare allo sviluppo e all’attuazione dei progetti del PNRR: questi i temi trattati nel corso dell’evento. A generare proteste e malcontento, però, è stata la questione Xylella.
Durante uno degli interventi del Forum, infatti, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha affermato che, sebbene il governo stia valutando la nomina di un Commissario, non è ancora giunto il momento di procedere.
Così come richiesto da Agrinsieme, l’individuazione di un commissario straordinario ad acta con più ampi poteri, maggiore celerità e più risorse avrebbe come scopo l’uscita dall’emergenza Xylella e il ripristino del patrimonio olivicolo perso e la gestione di quello indenne in maniera programmatica. Di fatto, però, a detta del Ministro non è ancora questo il momento di agire.
In risposta alle dichiarazioni del ministro Lollobrigida, sono presto giunte le parole di Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani. “Rimandando la nomina di un Commissario con più ampi poteri d’intervento sulla Xylella, il Governo sta commettendo un grave errore” – ha sottolineato Sicolo.
“La Xylella non aspetta i tatticismi della politica. Il batterio va avanti, prende terreno e continua a distruggere altri oliveti. Non è un film che si può mettere in pausa col telecomando. Questo potere di mettere in stand by il problema non ce l’ha nessuno, né la politica né la burocrazia o i tempi della magistratura. Nella lotta al contrasto della Xylella, così come sull’erogazione delle risorse e sull’attuazione delle misure per la rigenerazione olivicola, sono stati accumulati troppi ritardi”.
Basti pensare ai dati relativi all’emergenza Xylella che solo negli ultimi 10 anni ha portato alla distruzione di 22 milioni di olivi e ridotto di un terzo il potenziale produttivo olivicolo regionale, arrivando anche in provincia di Bari.
“Occorre procedere rapidamente alla nomina di un Commissario governativo che abbia più potere d’intervento e risorse aggiuntive e straordinarie rispetto a quelle già stanziate. Un Commissario che agisca sulla base di un preciso cronoprogramma di azioni, con misure di contrasto più radicali e veloci, accompagnando quelle misure con l’erogazione più celere dei contributi e regole più agili per procedere a eradicazioni e reimpianti. Ciò che è successo nel Sud della Puglia è spaventoso – ha ricordato Sicolo – in 10 anni si è passati da un’area di 25mila ettari colpita dal batterio agli attuali 750mila ettari, con 22 milioni di piante d’olivo completamente “bruciate” dalla Xylella, che avanza 10 chilometri l’anno”.
Di qui l’auspicio espresso a nome di tutti gli olivicoltori della Puglia di una revisione della posizione del Ministro, “così da nominare al più presto possibile un Commissario che dia una svolta su misure di contrasto, risorse, reimpianti e azioni per la rigenerazione olivicola”. “La Puglia non si arrenderà mai alla Xylella – ha poi concluso – ma è necessaria una vera svolta per porre fine a un problema che sta falcidiando la nostra olivicoltura da ormai 10 anni”.
Ilaria De Marinis
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