Danni da maltempo: dal 2023 Fondo Mutualistico Obbligatorio

Attivo dal primo gennaio 2023, il Fondo Mutualistico Obbligatorio erogherà risorse alle aziende colpite da avversità climatiche con una soglia minima del danno del 20%

da uvadatavoladmin
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Un Fondo Mutualistico Obbligatorio per sostenere le aziende agricole colpite dai danni causati dal maltempo.

Attivo dal primo gennaio 2023, il Fondo Mutualistico Obbligatorio erogherà risorse alle aziende colpite da avversità climatiche con una soglia minima del danno del 20%.

Si tratta di una sorta di assicurazione obbligatoria per tutte le aziende agricole che sarà in parte finanziata con il 3% (cifra trattenuta da Agea) dei fondi Pac che ogni azienda riceve e in parte gestita dal FEASR, grazie a un fondo preventivato per il 2023 di 270 milioni di euro.

Il Fondo, ufficializzato con l’approvazione del Piano Strategico Nazionale lo scorso 31 dicembre 2021, garantirà in sostanza un minimo di assicurazione a tutte le aziende del territorio.

Un dato importante, specie se si considera che in Italia le aziende che si assicurano costituiscono solo il 10% del totale, nonostante siano 705mila quelle che percepiscono la PAC. In tal senso, questo Fondo sancisce una sorta di condivisione del rischio da parte di tutte le aziende agricole. Questo anche perché la liquidazione del FMO sarà vincolata alla disponibilità economica.

In altri termini: tanto più elevato sarà il numero di aziende colpite da danni legati al clima, meno risorse ci saranno per tutti.

Come sottolineato dal presidente Ismea Angelo Frascarelli nel corso di un convegno organizzato da Terra Viva (Cisl) nella giornata di ieri, “La nuova programmazione 2023 – 2027 pone tre livelli per garantirsi il reddito: una copertura obbligatoria (FMO) per tutte le aziende agricole italiane; le polizze assicurative agevolate tradizionali; la difesa attiva”.

Una strategia che sembra così inserirsi pienamente nelle linee introdotte dalla nuova Legge di Bilancio che, come dichiarato dal Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, insiste “in particolar modo sulla gestione del rischio e sulla garanzia del reddito ai produttori perché crediamo che le politiche di sostegno all’agroalimentare debbano spostarsi sempre più in questa direzione, insieme a una serie di importanti misure destinate alle filiere, che rappresentano un settore determinante per il nostro Paese, in termini produttivi ed economici, ma anche in termini di tutela e salvaguardia del territorio e del paesaggio, in un’ottica sempre più rivolta al processo di transizione ecologica, ambientale e sociale”.

 

La Redazione
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