La sharka o vaiolatura delle drupacee

da Redazione FruitJournal.com

La Sharka, chiamata anche “vaiolatura delle drupacee“, è la virosi più pericolosa delle drupacee.

Vengono colpite in prima linea albicocche, prugne, susine e pesche e anche alberi ornamentali e piante selvagge botanicamente imparentati. Questa virosi si è diffusa quasi in tutta l’Europa.

Diffusione
La diffusione della malattia può avvenire mediante il materiale di propagazione. Di un elevata importanza però è la diffusione tramite gli afidi fogliari; con gli utensili da taglio invece non è possibile un trasferimento del virus.

Sintomi
Dal contagio alla prima comparsa di sintomi possono passare anche anni. I sintomi spesso interessano pochi rami o addirittura poche foglie o frutti e variano in relazione alla suscettibilità varietale o alle condizioni ambientali.

Foglie: le foglie di albicocco manifestano aree clorotiche sotto forma di lineature sinuose e/o anelli per lo più adiacenti alle nervature secondarie o terziarie. Tali sintomi sono evidenti soprattutto in occasione della ripresa vegetativa quando la temperatura è più fresca e si attenuano fino a scomparire nel corso della stagione calda.

Le foglie di susino della vegetazione primaverile presentano linee, piccole areole o tacche anuliformi di colore verde chiaro, per lo più adiacenti o localizzate su una nervatura secondaria. Talvolta, in estate, i margini delle aree clorotiche assumono una colorazione rossastra.

Frutti: Sui frutti i sintomi iniziano a comparire in prossimità della maturazione. La maturazione è irregolare. Si può avere la caduta precoce dei frutti. I frutti colpiti si presentano deformati, con depressioni irregolari o rotondeggianti di colore giallastro in corrispondenza delle quali i tessuti sottostanti divengono spugnosi ed imbruniscono.

Soprattutto sul nocciolo di albicocche colpite è possibile osservare le tipiche tacche rotondeggianti a contorno ben definito di colore chiaro.

Difesa
Una cura di alberi colpiti non è possibile. Per evitare la diffusione è necessario individuare ed estirpare immediatamente tutti i focolai d’infezione. Per evitare l’emissione di polloni è necessario di estirpare l’intera pianta. Un taglio di parte di piante sintomatiche non ha effetto. Il metodo più sicuro per l’estirpazione è l’ uso di un erbicida sistemico che viene messo sul restante tronco. In Italia la Sharka è una delle fitopatologie soggette a denuncia e a lotta è obbligatoria.

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Fonte: provincia.bz.it

 

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