Complici mal secco e clima anomalo, la produzione di limoni in Italia – e soprattutto in Sicilia – è a rischio. Stando alle ultime stime, infatti, in trent’anni la superficie destinata alla coltivazione della coltura è diminuita del 45% e la produzione del 41%.
Tra le principali cause alla base di questo crollo il “mal secco”, patologia fungina che colpisce tutti gli agrumi e in particolare i limoni.
Causata dal fungo Plenodomus tracheiphilus, la patologia si riscontra oggi in diversi paesi del Mediterraneo e in quasi tutte le regioni agrumicole italiane. Tra cui la Sicilia, dove – presente da oltre un secolo – ha già causato perdite significative, costringendo a drastiche potature e continui reimpianti.
Un’emergenza che, portata all’attenzione del Governo, ha determinato l’istituzione di un Fondo a difesa degli agrumi. Approvato in Parlamento a dicembre 2022, all’interno della Legge di Bilancio, il Fondo prevede una dotazione economica di 3 milioni di euro per ogni anno dal 2023 al 2025, per un totale complessivo di 9 milioni. Oltre a sostenere la ricerca, il Fondo per la difesa della salute degli agrumi finanzierà anche gli interventi di prevenzione e il controllo delle patologie, come la lotta biologica e il ricorso a metodi di produzione integrata. Inoltre, saranno finanziate le attività di informazione e di formazione rivolte agli operatori del settore, in modo da promuovere la diffusione di buone pratiche che possano contribuire a prevenire le patologie e a garantire la qualità dei prodotti.
“L’obiettivo del Governo – ha infatti dichiarato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida – è dare risposte concrete anche al comparto agroalimentare, un settore nevralgico per la nostra Nazione. Vogliamo rafforzare le filiere italiane e proteggere i nostri prodotti, che sono sinonimo di eccellenza e qualità”.
Tuttavia, accanto alle problematiche legate al “mal secco”, un’altra seria minaccia per il comparto degli agrumi, e dei limoni in particolare, è rappresentata dal clima anomalo registrato in queste settimane.
Le giornate prevalentemente soleggiate di queste ultime 3-4 settimane, con temperature di 8-10 gradi sopra le medie stagionali, hanno scombussolato le fasi fenologiche di molte piante da frutto in alcune regioni italiane. A tal proposito, in Sicilia, l’ondata di caldo anomalo delle ultime settimane ha provocato un risveglio vegetativo molto anticipato dei limoni.
Un aspetto che preoccupa i limonicoltori dell’Isola, ma anche tanti altri agricoltori italiani. Se un simile andamento climatico dovesse protrarsi ancora, il rischio è infatti quello di avere un’esplosione delle fioriture, con effetti devastanti per le aziende in termini produttivi allorquando si dovesse verificare un ragionevole e improvviso abbassamento termico.
Ilaria De Marinis
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