Peronospora: la difesa su vite da vino

Primo appuntamento della stagione 2023 di “In campo con l’agronomo”: con Valentino Valzano approfondiamo la difesa antiperonosporica su vite da vino

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Primo appuntamento della stagione 2023 di “In campo con l’agronomo”. Per l’occasione ci siamo recati tra i vigneti del Salento, presso l’azienda agricola “Terre dell’Olmo” di Campi Salentina (LE), per parlare di peronospora e gestione della difesa su vite da vino.

Ad accompagnarci l’agronomo Valentino Valzano che, passeggiando tra i filari di un vigneto di Negramaro, illustra accorgimenti e tecniche per una corretta protezione delle piante da peronospora su vite da vino.

Partendo dalle caratteristiche climatiche che caratterizzano l’areale, l’esperto sottolinea le strategie agronomiche che possono aiutare a limitare o prevenire l’infezione da peronospora. Specialmente in annate come quella attuale, caratterizzata da intense piogge, che favoriscono nel periodo primaverile il manifestarsi della malattia.

Come sottolineato dall’agronomo, un primo aspetto da considerare è la corretta gestione del vigneto dal punto di vista nutrizionale, fondamentale per evitare il lussureggiamento della vegetazione e quindi l’esposizione della pianta all’infezione.

Nel complesso, a differenza degli areali settentrionale, la difesa antiperonosporica nei vigneti a uva da vino del Sud Italia non è complicata, fatta eccezione per le annate più piovose che richiedono maggiore attenzione.

In generale si eseguono sette trattamenti, ponendo particolare attenzione alla distribuzione del prodotto affinché sia omogenea e non si abbiano gocciolamento né eccessiva deriva.

Aspetto, quest’ultimo, su cui si sta iniziando a lavorare meglio proprio in questi anni grazie all’impiego di pompe irroratrici a bassa pressione che permettono di utilizzare meno acqua, ottenendo un’azione più efficace.
Eseguiti i due trattamenti a cavallo della fioritura, tra luglio e agosto è poi bene procedere con trattamenti a base di rame che permettono inoltre di proteggere i grappoli da eventuali marciumi e insetti.
Importante, come spiegato dall’agronomo, anche l’utilizzo di integratori fogliari che, favorendo la produzione di fitoalessine, fortificano la pianta e stimolano le difese naturali.

A tutto questo devono infine affiancarsi trattamenti preventivi e l’utilizzo di sistemi di supporto alle decisioni (DSS), entrambi indispensabili per avere aggiornamenti in tempo reale della situazione in campo e poter quindi intervenire prima che l’infezione da peronospora si diffonda. Il tutto, in chiave anche di una maggiore sostenibilità ambientale ed economica del vigneto.

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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