Protesta degli agricoltori: la situazione in Italia

La protesta degli agricoltori arriva anche in Italia: non solo politiche UE, a essere contestati aumento del prezzo del gasolio e basse remunerazioni

da uvadatavoladmin
protesta degli agricoltori

Germania, Francia, Romania, Belgio e ora anche l’Italia: si allarga la protesta degli agricoltori contro le politiche dell’Europa per rendere maggiormente “green” e sostenibile l’intera produzione di cibo

Durante il weekend, sono state molteplici le manifestazioni in tutta Europa. E questo fine settimana, dopo alcuni giorni di iniziative spontanee, la protesta degli agricoltori è arrivata anche nel Belpaese.

Sebbene con una dimensione per il momento minore rispetto alle azioni che vanno avanti da settimane con regolarità in altri Paesi europei, due su tutti Francia e Germania, qui la marcia dei trattori ha iniziato a coinvolgere in maniera più consistente gli agricoltori italiani.

Le ragioni delle proteste agricole in Europa sono diverse, ma condividono un comune denominatore: il crescente divario tra le decisioni prese a Bruxelles e le pratiche agricole applicate in campo. In generale il dissenso è legato alle politiche agricole UE giudicate troppo restrittive e contro l’atteggiamento delle tradizionali organizzazioni del settore. Nel caso specifico dell’Italia, gli agricoltori protestano principalmente contro l’aumento del prezzo del gasolio e l’enorme divario tra il loro ricavo dalla vendita dei prodotti e il prezzo a cui gli stessi arrivano sul mercato. Nei confronti dell’Europa il dissenso è invece più strettamente motivato da leggi che sempre più severe – secondo gli agricoltori – faranno estinguere l’agricoltura “Made in Italy”. 

protesta degli agricoltori in italia

Sulla questione è intervenuto il coordinatore dei Comitati riuniti agricoli (Cra), Danilo Calvani: “Siamo apolitici, non siamo schierati con nessuno altrimenti fallisce tutto. La nostra è una battaglia agricola“. “Noi andiamo dove ci invitano e facciamo la nostra battaglia”, ha spiegato.

E rivolgendosi al mondo politico, ha dichiarato: “Il Parlamento tutto ci convochi, si discuta tutti insieme delle nostre istanze, senatori e deputati, di maggioranza e di opposizione. Ci facciano vedere che sono vicini a noi, facciano qualcosa di urgente. Non abbiamo più reddito, ci tassano anche i mezzi fermi dei nonni, macchine vecchie che non funzionano e non vengono utilizzate da anni”. L’accusa mossa al governo è quella di aver aumentato le tasse per gli agricoltori in primis non rinnovando la detassazione sull’Irpef, la principale imposta sul reddito, che era stata in vigore per sette anni. Di qui anche il grido di protesta: “Ogni giorno saremo sempre di più, è in atto qualcosa di straordinario”. 

Provando a limitare le contestazioni che in questi giorni numerose si stanno levando contro il governo, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sottolineato la vicinanza della classe dirigente alla protesta, a differenza di quanto “sta avvenendo in altre nazioni”, sostenendo di essere “dalla parte degli agricoltori”. 

Intanto, la mobilitazione delle parti coinvolte continua a crescere in tutta Italia, coinvolgendo da nord a sud tutte le ragioni. E ora, oltre al Cra, anche il “coordinamento riscatto agricolo”, composto in gran parte da giovani agricoltori, sta organizzando azioni di protesta.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

 

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