Varietà di kiwi: quale scelta per il futuro?

Eco-sostenibile, salutare e innovativa, l’actinidia continua a rappresentare un buon investimento: ma quale varietà scegliere?

da uvadatavoladmin
varietà di kiwi

Nonostante la sua antica storia, il kiwi è oggi un frutto capace di abbracciare pienamente gli ideali della nuova frutticoltura. Eco-sostenibile, salutare e innovativa, l’actinidia continua a rappresentare un buon investimento. Ad approfondire dati produttivi, caratteristiche e varietà di kiwi nel numero di giugno-luglio di Fruit Journal, Lauro Simeoni – Socio FruitNetSystem advice. Eccone un estratto.

La famiglia delle Actinidiaceae comprende 54 specie e 21 varietà botaniche, ma solo alcune hanno un interesse agronomico e commerciale. Nel mondo si coltivano circa 270mila ettari di kiwi (dato del 2020), la cui produzione si attesta attorno ai 4,4 mln di tonnellate. La produzione mondiale si realizza nelle 4 macroaree di:

  • Asia, dove Cina e Iran producono il 55% del totale;
  • Europa meridionale, con Italia, Grecia e Spagna che costituiscono il 20 %;
  • Oceania, con le produzioni di Australia e Nuova Zelanda pari al 20 %;
  • America, soprattutto negli Stati del Sud con Argentina e Cile che rappresentano il restante 5 %.

Le 3 specie di actinidia principalmente coltivate sono:

  • Actinidia deliciosa;
  • Actinidia chinensis;
  • Actinidia arguta.

Nonostante questa distinzione, i consumatori distinguono i kiwi in base al colore della loro polpa, per cui li riconoscono come kiwi verdi, gialli o rossi.

Varietà di kiwi a polpa verde

Hayward: questa cultivar è stata la prima varietà commerciale piantata su larga scala e ancora oggi rimane la più conosciuta al mondo. Il frutto è di medio-grossa pezzatura, intorno ai 100-110 g, mentre la polpa si presenta verde brillante. Il periodo di raccolta va da fine ottobre ai primi di novembre. A maturazione presenta ottime qualità organolettiche con un buon rapporto fra acidità e °Brix. Possiede un’ottima shelf-life, tanto che può essere conservato per oltre 5-6 mesi. La pianta è vigorosa e la sua capacità produttiva media si attesta attorno alle 25-30 t/ha.

Hayward clone 8 è una selezione clonale della varietà Hayward individuata dall’Università degli Studi di Udine. Presenta le stesse caratteristiche della cv Hayward, ma i frutti hanno una pezzatura maggiore e l’incidenza di frutti tripli o deformi è minore.

Hayward K5 è una selezione ottenuta da G. Zuccherelli nel 1985. Mostra le stesse caratteristiche organolettiche di Hayward, ma si presenta migliore nella forma del frutto che è più regolare e leggermente più lungo.

Boerica: si tratta di una selezione clonale di Hayward scoperta da Angelo Bovo nel veronese. Ha le stesse caratteristiche di Hayward, ma il frutto è più regolare con una pezzatura superiore (circa 110-120 g).

Meris è una mutazione stabile di Hayward, scoperta nell’azienda Scandola Giacinto ad Isola della Scala (VR). I frutti si presentano molto simili a quelli di Hayward, ma le piante hanno una capacità produttiva superiore del 10-15%. Anche i °Brix a maturazione risultano elevati.

Z5Z6: si tratta di una selezione di origine cinese molto simile ad Hayward. I frutti presentano una peluria ridotta che li rende più attraenti. Presentano, inoltre, una polpa di colore verde intenso con un sapore molto dolce e gradevole. Questa varietà sembra essere più rustica di Hayward.

varietà di kiwi italia

Varietà di kiwi a polpa gialla e varietà a polpa rossa

Attualmente, tutte le varietà a polpa gialla o rossa non sono a libera commercializzazione, ma sono registrate all’interno dei diversi Club varietali. Il Club più famoso in tutto il mondo per quanto riguarda il kiwi è Zespri. Costituito in Nuova Zelanda nel 1988 con il nome “New Zealand Kiwifruit Marketing Board”, Zespri commercializza oggi in più di 50 Stati con un volume che copre circa il 30% della produzione mondiale. Le varietà prodotte sono Zespri™ SunGold™ e Zespri™ RubyRed™.

Zespri™SunGold™ è una varietà di kiwi a polpa gialla, della specie Actinidia chinensis, sviluppata da Zespri in collaborazione con Plant and Food Research. La varietà presenta elevata produttività (maggiore rispetto a quella del predecessore Hort16A*), la fioritura è più precoce di circa 1 settimana rispetto a quella di Hayward e il periodo di raccolta va da fine settembre a metà ottobre. Il frutto ha forma arrotondata, con buccia marrone chiaro, glabra, e polpa gialla. Raggiunge una buona dolcezza con valori di Brix compresi tra 18 e 22 e ha buona consistenza e conservabilità.

Zespri™ RubyRed™, invece, fa parte delle varietà a polpa rossa. La sua produttività è inferiore a quella di Zespri™ SunGold™, perché il peso medio dei kiwi a polpa rossa – pari a circa 80-100 g – è inferiore a quello dei kiwi a polpa gialla e a polpa verde. Il sapore è molto attrattivo per il consumatore, grazie al giusto equilibrio tra °Brix e acidità. La polpa, molto aromatica con sentore di frutti di bosco, è ricca di antiossidanti e vitamina C.

kiwi-zespri

Altro Club varietale è KiwiGold, Consorzio italiano costituito nel 2001 nella città di Cesena. Nel 2012 i soci del Consorzio hanno dato vita a Jingold s.p.a. che si occupa di commercializzazione e marketing. Nato con l’intento di costruire una filiera sostenibile, il Consorzio raggruppa produttori e rivenditori di kiwi per un totale di 450 aziende in diversi Paesi del mondo, tra cui anche il Cile. La cultivar più importante, di riferimento del Club, è la varietà Jintao dai frutti a polpa gialla.

Jintao è una varietà di kiwi, selezionata partendo da Actinidia chinensis, con epoca di raccolta medio precoce (intorno al 10-20 ottobre in Emilia Romagna). Rispetto ad Hayward, il germogliamento è anticipato di qualche giorno e anche l’epoca di fioritura è anticipata rispetto ad Hayward, di una settimana circa. La pianta presenta media vigoria e ha un ridotto fabbisogno in freddo (circa 350-450 ore), che la rende idonea anche per la coltivazione al Sud Italia. Il frutto di questa varietà ha un calibro medio (da 80 a 130 g circa) con forma cilindrica regolare ed epidermide color nocciola e glabra. La polpa gialla ha particolari caratteristiche organolettiche e il perfetto equilibrio tra l’elevato grado zuccherino e l’acidità (-25% rispetto al verde) conferiscono al frutto un gusto dolce e aromatico. Elevato, poi, è anche il contenuto di vitamina C (in media +145% rispetto al kiwi verde), polifenoli (+80%) e potassio. Infine, anche grazie alla consistenza dell’epidermide, il frutto vanta una buona conservabilità (oltre 6 mesi in frigorifero).

Oriental Red è una varietà di kiwi a polpa giallo-rossa, le cui fasi fenologiche sono anticipate di circa 2 settimane rispetto a quelle della varietà Hayward. Le caratteristiche organolettiche sono affini a quelle degli altri kiwi a polpa rossa, con un tenore elevato di antiossidanti e vitamina C. Il gusto è molto aromatico con sentori di frutta tropicale. La capacità produttiva si attesta sulle 20-25 t/ha e i frutti hanno un peso medio di 90-100 g. La varietà è molto vigorosa e l’entrata in produzione è precoce, tanto che le piante entrano in piena produzione già al terzo anno.

Jingold-varietà di kiwi

Frutto della partnership tra FruitGrowing® e altri distributori, leader del settore, OKiwi è un altro Consorzio italiano che commercializza oggi in 16 diversi Paesi. Le varietà licenziate sono HFY01-SUNXY® e HFR18-ROSSY®.

HFY01-SUNXY® si caratterizza per il suo elevato vigore. In terreni con pH 5-6,5 e temperatura media annuale di 16-18 °C, questa varietà fruttifica il secondo anno dopo l’innesto e dal quarto anno le rese possono anche raggiungere le 40-50 t/ha. La fioritura dura 5-8 giorni e avviene verso fine aprile, mentre l’epoca di raccolta è solitamente a metà novembre. Il frutto ha forma ovata e presenta un’estremità stilare debolmente depressa. Il suo peso medio è di 120 g, ma può raggiungere un valore massimo di 170 g. Il colore del pericarpo esterno e dei loculi, poi, è giallo scuro. Il contenuto di solidi solubili nei frutti maturi è pari al 17,5%, quello di acido citrico dell’1,6%, mentre quello di sostanza secca alla raccolta è pari al 18-20%. I kiwi di questa varietà hanno un’ottima durata di conservazione, che è di 6-7 mesi a bassa temperatura (0 °C), mentre di 20-30 giorni a temperatura ambiente. Maggiore rispetto ad altre cultivar, poi, è la resistenza di HFY01-SUNXY® a Pseudomonas syringae pv. actinidiae (PSA), agente di cancro batterico su actinidia.

Anche le piante della varietà HFR18-ROSSY® sono molto vigorose. In terreni con pH 5-6,5 e temperatura media annuale di 16-18 °C, la varietà fruttifica il secondo anno dopo l’innesto ed entro il quarto anno di fruttificazione può produrre fino a 30 t/ha. Nella provincia di Sichuan, in Cina, la fioritura dura 5-8 giorni e avviene verso metà aprile, mentre l’epoca di raccolta va da inizio a metà settembre. La forma del frutto è ovata con un’estremità stilare leggermente depressa; il colore del pericarpo esterno è giallo-verde, mentre nei loculi è rosso intenso. Il peso medio del frutto è di 80 g e può raggiungere un valore massimo di 110 g. Il contenuto di solidi solubili maturi è del 10% alla raccolta e del 17-19% a maturità di consumo, il contenuto totale di acido è del 2,8-2,9% alla raccolta e del 2% al consumo, mentre quello di sostanza secca è pari al 18-19%.

kiwi varietà italia

Nata dalla ricerca italiana, condotta presso l’Università degli Studi di Udine e l’Università di Bologna, dopo un lungo periodo – iniziato nel 2000 – di osservazioni nei campi sperimentali di Cadriano (BO), è la varietà di actinidia Dorì a polpa gialla. La varietà, denominata AC 1536 dal numero della pianta madre della pianta sperimentale, presenta le seguenti caratteristiche:

  • precocità di raccolta, ovvero 35-40 giorni prima di Hayward;
  • lunga conservazione;
  • pezzatura media superiore ai 100 g;
  • omogeneità di maturazione;
  • elevati valori di °Brix e sostanza secca;
  • colore giallo intenso al giusto grado di maturazione.

kiwi dorì

Entro questa panoramica si inserisce anche Cam Fruit, azienda del ravennate che, in collaborazione con la società neozelandese T&G, ha lanciato una nuova varietà, denominata Red Passion™.

Red Passion™ è una varietà di kiwi a polpa rossa con elevato grado zuccherino, che si attesta intorno ai 16 °Brix alla raccolta, ma che in cella – dove è possibile conservare i kiwi fino ad aprile – arriva anche a 24 °Brix. A seguito di test effettuati sui frutti, si è visto che la varietà risponde bene anche all’essiccazione e alla lavorazione per la IV gamma, grazie alla sua lunga shelf-life – superiore a quella dei kiwi a polpa gialla – e alla consistenza della polpa.

kiwi-red-passion-tagliato

Concludendo, poi, vanno annoverate le varietà della specie Actinidia arguta, anche chiamate mini-kiwi o berry-kiwi. Sul mercato ce ne sono diverse, ma il più conosciuto è il Nergi®. Questo piccolo frutto racchiude tutte le caratteristiche salutari dei “fratelli” più grandi. Viene classificato nel mondo dei piccoli frutti, con i quali condivide la shelf-life abbastanza ridotta – fattore che ha limitato la diffusione di queste varietà a qualche decina di ettari in Piemonte e che ha determinato anche il momento di stasi, che la coltivazione dell’actinidia sta vivendo.

baby-kiwi

Diversi sono i fattori responsabili di questa stasi. Da un lato c’è l’incapacità di riuscire a coprire le superfici espiantate con la realizzazione di nuovi impianti, dall’altro permangono le problematiche proprie della coltura. Tra queste ci sono le infezioni di Pseudomonas syringae pv. actinidiae, agente di cancro batterico su actinidia, e, negli ultimi anni, la moria del kiwi.
P. syringae pv. actinidiae causa l’avvizzimento degli organi in tempi rapidi e la sua diffusione ha causato l’espianto di diverse centinaia di ettari, soprattutto nella zona di Latina (principale areale di coltivazione del kiwi in Italia). Oggi questo batterio è un temibile nemico per il kiwi, soprattutto per le specie più sensibili, tra cui le varietà a polpa gialla e a polpa rossa. Per quanto riguarda la moria del kiwi, invece, questa sembra essere riconducibile a molteplici fattori agronomici, come la stanchezza del terreno, l’eccesso idrico e le conseguenze del cambiamento climatico. Per ovviare a questo problema, che costringe all’espianto dopo pochi anni di vita del frutteto, si stanno utilizzando i due portainnesti Bounty e Z1, che al momento sembrano offrire una migliore resistenza.

Valutazione degli areali produttivi

La coltivazione di kiwi verde continua a essere concentrata nelle zone dove è maggiormente assicurato il soddisfacimento delle ore di freddo, necessarie alla schiusura delle gemme. Per quanto riguarda la produzione di kiwi della varietà Hayward, a fronte degli ettari espiantati, l’Italia risulta deficitaria, pur trattandosi di una varietà più rustica e con costi di produzione inferiori rispetto a quelli delle varietà a polpa gialla. In compenso, il Centro e il Sud Italia stanno diventando la terra del kiwi giallo. I nuovi impianti, però, si stanno estendendo in tutta la Penisola, favoriti dal buon andamento dei prezzi di mercato e dalla domanda in costante crescita da parte dei consumatori.

Tirando le somme, dunque, è difficile consigliare una varietà rispetto ad un’altra.

Tutte le varietà a polpa gialla possono dare un ottimo reddito, ma la scelta dell’una o dell’altra deve prevedere anche una valutazione del consorzio al quale associarsi. Le cultivar a polpa gialla, inoltre, richiedono molta cura nella gestione agronomica e presentano costi di produzione decisamente più elevati, che sono quasi il doppio dei costi di produzione di una varietà di kiwi a polpa verde. In merito alle varietà di kiwi a polpa rossa, invece, sebbene queste siano quelle in grado di spuntare prezzi più alti sul mercato, hanno costi d’impianto molto elevati, che possono arrivare a 100mila euro per ettaro; e questo perché – a causa della maggiore sensibilità a P. syringae pv. actinidiae – richiedono l’installazione di teli antipioggia.

In conclusione, riprendendo quanto detto inizialmente, il kiwi rimane un’ottima opportunità per gli agricoltori, anche perché – considerato il suo basso impatto ambientale – soddisfa a pieno le direttive della nuova Politica Economica Europea. Come tutte le piante arboree da frutto, però, per poter ottenere i risultati sperati sono indispensabili attenzione, competenze tecnico-agronomiche e innovazione.

 

A cura di: Lauro Simeoni
© fruitjournal.com

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