Il contatore del cruscotto del sito istituzionale Emergenza Xylella continua a muoversi: sale a 135 il totale stagionale degli ulivi infetti. E secondo l’ultimo aggiornamento, degli 11 nuovi ulivi infetti, tre sono in zona indenne.
Questi vanno così ad aggiungersi agli altri nove ulivi infetti scoperti qualche giorno fa in zona indenne, tra Polignano e Conversano.
Delle piante in questione, inoltre, una si trova alla latitudine Nord di 40,9849 gradi, segnando così il nuovo estremo nord dell’epidemia, ormai a un passo dal 41° parallelo.
Dall’altro versante, invece, altri sette ulivi ampliano ulteriormente il focolaio fasanese di Lamalunga. Qui, purtroppo, uno dei positivi che nell’ultimo aggiornamento sfiorava l’adiacente zona cuscinetto del comune di Monopoli, ha ora superato il confine e si posiziona in zona cuscinetto.
A tal riguardo, secondo quanto riporta InfoXylella, “una delle conseguenze pratiche di questo sconfinamento è che non ci si limiterà più al semplice abbattimento delle piante infette, ma – in adempimento del Regolamento UE n. 1201 – nel caso della pianta ricadente in agro di Monopoli, dovranno essere abbattute anche le piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri”.
Degli 11 ulivi infetti emersi dopo il sesto aggiornamento del monitoraggio Xylella, l’ultimo è stato infine ritrovato in zona di contenimento, in agro di Martina Franca, a un paio di chilometri ad est del centro abitato di Alberobello, sempre più interessato dalla presenza del batterio.
“La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia – se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata – l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro”. Queste le previsioni di Coldiretti Puglia stimate a partire da uno studio realizzato nell’ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell’Università di Wageningen (Olanda) e relativo alla valutazione dell’impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna.
“Il contagio della Xyella ha già provocato oltre 21 milioni di piante infette – conclude Coldiretti Puglia – lasciando un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio colpito dalla fitopatologia, pari al 40% del territorio regionale”.
Ilaria De Marinis
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